lunedì 17 novembre 2014

COMUNICATO USI - SCIOPERO RIUSCITO A LIVELLO NAZIONALE

COMUNICATO DA UNIONE SINDACALE ITALIANA – ITALIA
SCIOPERI E MANIFESTAZIONI IL 14 NOVEMBRE 2014,
centinaia di migliaia di persone alle manifestazioni e iniziative dello
“sciopero generale e sociale”,
sciopero riuscito a livello nazionale.
Una giornata di lotta che è stata un successo, malgrado la “dis”informazione della stampa e dei mass media ufficiali, più interessati agli “scontri” in qualche città con la polizia, che alle reali motivazioni di chi ha scioperato e manifestato il 14 novembre per 24 ore, con un coinvolgimento superiore alle aspettative iniziali.
Tra le tante anche quella promossa dalle sezioni sindacali Usi e dai coordinamenti di lavoratori e lavoratrici che lavorano per il Comune della Capitale d’Italia a Roma, nelle aziende pubbliche, nei settori in appalto dei servizi sociali ed educativi, a piazza del Campidoglio, dove una delegazione di scioperanti è stata pure ricevuta dall’ufficio del Gabinetto del Sindaco di Roma, dove è stato consegnato un documento e spiegato le ragioni della protesta.
Nel pomeriggio, dopo i cortei di studenti – studentesse e precari, si è svolto un presidio al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, con la presenza di centinaia di lavoratori e lavoratrici della scuola, precari e studenti, con la presenza di Flc Cgil, Cobas, Usi che ha assediato per tre ore il ministero, contestando il progetto del Governo Renzi sulla scuola, che sta smantellando l’istruzione pubblica in Italia.
Molti cortei in oltre 50 città in Italia, per una presenza combattiva in occasione del primo “sciopero sociale e generale”, che ha intrecciato le lotte di chi lavora con coloro che un lavoro ce l’hanno precario e intermittente, o non lo avranno mai con garanzie e diritti, con presenze ai vari cortei unitari promossi, delle sezioni USI, come a Milano e a Torino. Perfino nel corteo dei metalmeccanici della Fiom Cgil, era chiara al di là delle dichiarazioni dei dirigenti Cgil, l’opposizione netta al “Jobs Act” e alla destrutturazione dei diritti sul lavoro.
La richiesta e la parola d’ordine di tutte le manifestazioni del 14 è per L’ESTENSIONE DEI DIRITTI A TUTTI E TUTTE, SUL LAVORO COME PER IL REDDITO E IL SALARIO MINIMO INTERCATEGORIALE EUROPEO, PER DIRITTI SOCIALI E DI CITTADINANZA. Uno sforzo in comune notevole, che ha visto il protagonismo di tante persone e di tante strutture, sindacali, di collettivi di precari e precarie, di rete studentesche, di spazi sociali occupati, che si sono riconosciuti su punti di lotta comuni anche se provenienti da esperienze diverse. Vedremo se il percorso lanciato dallo “strike meeting”, porterà ad una effettiva costruzione e sviluppo di una COALIZIONE SOCIALE ampia, combattiva e conflittuale anche in Italia, superando settarismi e particolarismi e il rischio di divisioni sui passi successivi da compiere.
Le mobilitazioni proseguiranno nelle prossime settimane, la lotta prosegue, anche in vista della prossima assemblea nazionale degli “strikers” il 30 novembre a Napoli.
Unione Sindacale Italiana USI fondata nel 1912
E mail segreteria nazionale confederale collegiale:
giornale Lotta di Classe www.lottadiclasse.net
Per raccontare il #14N anche al di fuori dell'Europa abbiamo fatto questo mini video
https://www.youtube.com/watch?v=ITnNEo-wIPw


 

domenica 9 novembre 2014

da ZETEMA per lo sciopero del 14


Comunicato sindacale ex L. 300/70 art. 25,  per pubblicazione e divulgazione Roma 6/11/2014

Per lavoratori e lavoratrici di Zètema P.C. – sedi di lavoro e per la cittadinanza di Roma da RSU USI Zètema

 

SCIOPERO 14 NOVEMBRE 2014 CONFERMATO,

APPUNTAMENTO IN PIAZZA, in lotta,  DALLE 9.30

AL CAMPIDOGLIO – Assemblea popolare pubblica – conferenza - incontro

 

NOI DELL'USI...COME CASSANDRA...PERÒ...NON CI ARRENDIAMO!

 

“Inutile dirvi di quale gravità stiamo parlando visto anche gli atti di indirizzo della Giunta (per quanto riguarda questo bilancio in approvazione ), che, al tavolo di trattativa sembrava che solo io come RSU/USI ne fossi a conoscenza. Mi riferisco, per esempio, ai “piccoli” musei di cui è prevista la “chiusura”...ovvero l'affidamento a terzi (associazioni o altro) che gestiranno tali siti che avranno ingresso gratuito. Quali sono? A tutt'oggi il dr. Ruberti era reticente a comunicarli...E ci ho pensato io a declamarli ai presenti al tavolo...:Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco; Museo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese; Museo Napoleonico; Museo della Repubblica Romana e della memoria Garibaldina; Museo Canonica; Villa Massenzio; Museo delle Mura. Tale elenco, ovviamente, non è definitivo, poiché c'è l'iter di approvazione del bilancio da seguire...ma questi sono alcuni dei “desiderata” del sindaco. Tale passaggio fa si che i lavoratori Zètema verranno ricollocati. Stando al documento di presentazione del bilancio...ricollocati presso altre istituzioni culturali. E' evidente che l'USI non subirà passivamente questi progetti! Chiederemo un tavolo di confronto con l'Amministrazione e ci opporremo con tutti gli strumenti a disposizione.

Seguirà comunicato anche per la situazione delle Biblioteche e della Logistica. Io e il sindacato USI, sono e siamo a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.”...

Non crediate che abbia scritto questo, dopo aver letto l'indignato comunicato CGIL girare a seguito della pubblicazione del bando di reperimento dei volontari sul sito della Sovrintendenza...Queste erano parole contenute nel mio comunicato dell'11 giugno 2014...quando tutti dicevano...”NO...I nostri colleghi non li toccheranno...” ed io ero l'unica che faceva, per alcuni, “terrorismo psicologico”, per altri...raccontava le cose, così, come stavano.

La RSU USI,  non ha mai avuto bisogno di girare intorno ai problemi.  I tavoli ci sono stati e ci saranno ancora! Ho anche presenziato all'audizione del dr. Ruberti in Commissione Razionalizzazione della Spesa risalente ad agosto scorso e l'ho sollecitato a chiarire se vi sarebbero state o meno ricadute occupazionali proprio relativamente l'operazione collegata alla gratuità dei musei. E lui ha ribadito in quella sede che non ci sarebbero state ricadute occupazionali...ma le ricollocazioni non erano da escludere, come era ovvio sin dalla prima volta in cui se ne era parlato al tavolo (era il 9 maggio 2014 ed io il 6 maggio scrivevo questo: ”Gentile dr. Ruberti, recenti articoli di giornale hanno riportato una paventata chiusura di una decina di musei civici che hanno un numero limitato di accessi nell'arco dell'anno. Chiusura per quel che riguarda servizi di Zetema, ma assegnazioni previste ad associazioni di volontariato/ONLUS. Come Lei sa non è usanza della mia sigla sindacale attenersi a quanto riportato dagli organi di stampa. Tuttavia lo prendo come un segnale d'allarme. E' per questo che, pur non avendo notizie in merito l'approvazione del PSO aziendale da parte dell'assemblea dei soci, sollecito un nuovo incontro con il tavolo RSU  per poter avere dettagli su queste "chiusure" previste. Certa possa capire come certe informazioni frammentarie creino allarme, sconcerto e disappunto tra lavoratori e lavoratrici, auspico si possa fissare un incontro. Cordiali saluti. Serenetta Monti (RSU/USI)” ...Non è per fare la “Cassandra” della situazione, però...io...ve lo avevo detto... e l’Unione Sindacale Italiana non ha mai smesso di fare informazione e dire le cose come stavano…

Forse è ora di vedersi nuovamente e parlare di ciò che Governo. Comune, Sovrintendenza...fanno a “nostra insaputa”...ma che possiamo immaginare.

Appuntamento per tutti e tutte: lo sciopero generale del 14 novembre che vedrà assemblea pubblica e popolare in Piazza del Campidoglio, a partire dalle 9.30.

Spero e speriamo che LA LOTTA, CHE VA PROSEGUITA E FATTA ADESSO (non aspettiamo gennaio 2015), anche perché entro LA FINE DEL MESE DI NOVEMBRE, salvo proroghe, IL COMUNE DOVRA’ VOTARE L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO E PREPARARSI A QUELLO DEL 2015,

QUINDI IL 14 NOVEMBRE E’ UNA DATA GIUSTA PER FARSI VEDERE E PRETENDERE ORIENTAMENTI CHIARI DAL COMUNE. E' ora di unire le lotte…Serenetta Monti (RSU/USI)
Usi e mail usiait1@virgilio.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, sito www.usiait

resoconto dall'Assemblea Nazionale di NO AUSTERITY


Comunicato sindacale – per diffusione, pubblicazione e divulgazione, grazie

Resoconto assemblea nazionale 8 Novembre a Firenze. Riuscita e positiva assemblea di delegati-e operai e non solo, contro accordo del 10 gennaio 2014 firmato in Italia da Confindustria con Cgil Cisl Uil (sindacati aderenti alla C.E.S. Confederazione europea sindacale) sulla rappresentanza sindacale.

NO ALL’ACCORDO, NO AL JOBS ACT, SI ALL’ESTENSIONE DEI DIRITTI A TUTTI-E, LA RISPOSTA OPERAIA E DELL’ASSEMBLEA: SCIOPERO GENERALE E SOCIALE IL 14 NOVEMBRE…

 

Più di 75 delegati-e, provenienti da varie parti d’Italia, moltissimi operari e delegati di fabbriche e dai posti di lavoro pubblici e privati, hanno partecipato alla prima assemblea nazionale a Firenze.

Il dibattito, molto stimolante ha ribadito la contrarietà all’accordo firmato il 10 gennaio 2014, che nelle intenzioni vorrebbe smantellare qualsiasi libertà sindacale e agibilità per tutti-e coloro che non accettino di diventare “servi della gleba” e complici delle controparti padronali. Un accordo che è speculare e fa il paio con il provvedimento di legge italiana (Ddl Poletti) che modifica in peggio il contratto a tempo determinato, l’apprendistato e con il “JOBS ACT” (attualmente in discussione al Parlamento Italiano, come legge delega al governo, che sarà autorizzato a fare i provvedimenti normativi attuativi di una “delega in bianco” sui diritti di chi lavora e di chi dovrebbe essere assunto-a). Dalla presidenza dell’assemblea, come da molti interventi, è partito un appello a promuovere e a partecipare, come risposta dai posti di lavoro, allo SCIOPERO GENERALE E SOCIALE NAZIONALE DEL 14 NOVEMBRE, con manifestazioni e iniziative in oltre 60 città in Italia, sciopero generale proclamato da diversi sindacati combattivi e conflittuali, al quale si aggiunge lo “sciopero dimezzato”  della stessa Fiom per la data del 14 novembre per le fabbriche del nord, sciopero sociale con il protagonismo e la partecipazione attiva di tanti collettivi di precari, studenti e studentesse, spazi sociali, lavoratori –trici al nero, saltuari e intermittenti, lavoratori autonomi a partita IVA, che si sono riconosciuti nel percorso dello STRIKE MEETING,

uno sciopero GENERALE E SOCIALE, il primo nel 2014 con tali caratteristiche in Italia, che parte dalla resistenza di lavoratori e lavoratrici e che si intreccia con quella dei “senza voce” senza diritti e garanzie, per poter estendere a tutti e tutte i diritti sul lavoro e del lavoro, le condizioni salariali e di reddito dignitose, non certo per togliere i diritti a chi ce li ha, peggiorando la condizione di tutta la forza lavoro (e di quella in formazione), come sta facendo l’attuale governo, del premier Renzi, con l’Italia attualmente con al presidenza nel semestre nella U.E.

Saluti con documento letto in assemblea, sono arrivati dalla Francia da U.S.S. SOLIDAIRES, a livello internazionale è intervenuto un esponente del sindacato CSP – CONLUTAS brasiliano, che ha portato i saluti anche della Rete Internazionale di solidarietà e lotta, rete alla quale fanno riferimento diversi sindacati italiani ed europei combattivi e conflittuali (tra i quali l’USI, la CUB…). Sono pervenuti i saluti all’assemblea e al percorso di lotta, anche da altri sindacati, tra i quali il Cobas Spagnolo. Un contributo attivo all’iniziativa è stato portato dalla Confederazione sindacale Unione Sindacale Italiana, che al congresso di luglio di quest’anno, ha deliberato la propria adesione all’appello e alla campagna per contrastare questo accordo liberticida del 10 gennaio, che è uno dei punti della piattaforma dello sciopero generale e sociale del 14 Novembre in Italia. L’Usi è stata presente nella presidenza e con interventi di componenti della segreteria e dell’esecutivo nazionale, che hanno ribadito che questo accordo i suoi effetti negativi, possono essere sconfitti, sia politicamente, che sui posti di lavoro e anche legalmente (ponendosi l’accordo del 10 gennaio in contrasto con principi fondamentali della Costituzione italiana, con sentenze della Corte Costituzionale e di convenzioni e accordi ratificati in sede OIL), oltre che con la LOTTA e il CONFLITTO.

All’assemblea dell’8 novembre, hanno partecipato con interventi qualificati, delegati-e delle strutture che hanno finora sottoscritto l’appello, della Cub, della Fiom, dell’Usi, dell’opposizione nella Cgil, con un importante intervento del S.I. Cobas, che ha ragguagliato sulla situazione nel settore della logistica, dichiarando la partecipazione allo sciopero del 14 novembre, ma dando indicazione di andare alla manifestazione della Fiom a Milano.

Un rilevante impegno è stato svolto dal Coordinamento NO Austerity, che si è fatto promotore dell’appello e della costruzione condivisa di questo percorso di opposizione.

ORA E SEMPRE RESISTENZA, NO JOBS ACT, VERSO LO SCIOPERO GENERALE E SOCIALE DEL 14 NOVEMBRE…LA LOTTA PROSEGUE, anche a LIVELLO INTERNAZIONALE (in allegato, foto della presidenza dell’assemblea)

 

A cura di USI Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912

E mail segreteria nazionale collegiale


sito nazionale ufficiale attuale www.usiait.it,




           

l'operatore sociale non può disertare lo sciopero del 14


14 NOVEMBRE 2014 SCIOPERO SOCIALE e GENERALE:

L’OPERATORE NON PUO’ DISERTARE

7 NOVEMBRE 2014 DALLE 19 A LARGO DI TORRE ARGENTINA (lato Feltrinelli) VOLANTINAGGIO, SPEAKERAGGIO E SOCIAL CORNER

13 NOVEMBRE 2014 DALLE 15 ALLE 18 SOCIAL CORNER E VOLANTINAGGIO

A VIALE MANZONI 16 – Assessorato Politiche Sociali di Roma Capitale

 

Sappiamo quanto è difficile oggi scioperare. Lo è per chi ha un lavoro fisso, per chi il diritto di sciopero ce l’ha, ma lo vede sottoposto a troppe limitazioni. Lo è perché è faticoso rinunciare a una parte del proprio stipendio quando la crisi si approfondisce e soldi non ce ne sono. Lo è ancora di più per chi è precario, per chi scioperare significa rischiare di perdere il posto di lavoro. Lo è per chi è un lavoratore autonomo, perché poi deve motivare il proprio ritardo nella consegna al committente. Lo è per un disoccupato o per un intermittente.

 

Sappiamo tutto questo e lo sappiamo sulla nostra pelle. Ma sappiamo anche che stare fermi ora vuol dire perdere (o quasi) la possibilità di lottare domani. La riforma del mercato del lavoro del governo Renzi – Ddl Poletti e Jobs Act – renderà il lavoro sempre più ricattabile, servile, povero. Contro tutto questo dobbiamo alzare la testa, prendere parola, resistere.

 

Nell’epoca del Jobs Act chi meglio di noi del terzo settore può raccontare meglio cosa voglia dire precarietà, contratti cocopro, apprendistato, partite iva, lavoratori in nero di certo non mancano nelle cooperative e associazioni  per non parlare di falsi bandi con tutele messe per iscritto ma puntualmente disattese; massimi ribassi coperti solo ed esclusivamente con i sacrifici dei lavoratori e delle lavoratrici; diritti negati e molto altro ancora.

 

Per difendere i servizi sociali, che di certo non vogliamo come sono ora ma che certamente vediamo solo in ottica di servizio pubblico. E non affidato al “volontariato”, ma ad operatori/trici formati/e e competenti per una servizio che sappia essere veramente SOCIALE e non un misto tra pietà e opportunismo. FUORI LA FINANZA DAL SOCIALE.

 

Per denunciare la completa mancanza di sicurezza e di applicazione del testo unico 81/08 in tutto il terzo settore con particolari anche estremi nell’assistenza domiciliare; tra ricatti e bugie si mantiene in piedi un servizio sulla SCHIENA e con la TESTA degli/lle operatori/trici.

 

OPERATORI E OPERATRICI SOCIALI IN LOTTA – Terzo settore, coop. Sociali, Onlus

con il sostegno di Cobas (cobascooperativeroma@gmail.com)

Cub Confederazione Unitaria di Base (cubregionelazio@gmail.com)

USI Unione Sindacale Italiana (usiait1@virgilio.it)

Associazione utenti e consumatori USICONS (usicons.roma@gmail.com)

 

Fotinpropnov2014vialemanzoni55

 

14 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE E SOCIALE


14 novembre Sciopero generale e sociale

 

. Noi dell' Usi, insieme ai Cobas, alla Cub, all’Adl Cobas, allo Slai Cobas per il sindacato di classe, al Sisa scuola, all’USI Ricerca e ad altri sindacati di base lo abbiamo proclamato ma sta a tutti/e noi renderlo concreto.

 

Il 14 novembre sciopereremo e pur comprendendo difficoltà e costi … invitiamo tutti/e ad aderirvi …. nelle tante forme che si stanno autorganizzando nelle varie città ad opera dei laboratori sociali per lo sciopero, dei sindacati alternativi e degli studenti per tutte le 24 ore. Sarà uno sciopero del lavoro dipendente e del lavoro precario, di quello autonomo e della formazione, sarà uno sciopero metropolitano, meticcio, digitale e dei/dai generi.

Il 14 novembre noi sciopereremo e invitiamo tutti/e a scioperare…. perchè stare fermi ora vuol dire perdere (o quasi) la possibilità di lottare domani. La riforma della "malascuola" e del mercato del lavoro del governo Renzi – ddl Poletti e Jobs Act – renderà la scuola peggiore e il lavoro sempre più ricattabile, servile, povero. Contro tutto questo dobbiamo alzare la testa, prendere parola, resistere.

 

(Vedere anche l’evento su fb da noi costruito o i vari materiali predisposti dallo strike meeting)

 


 


 


 

       

Oggetto: proclamazione stato di agitazione nazionale (23 settembre), comunicazione di INDIZIONE DI SCIOPERO GENERALE dell’INTERA GIORNATA PER IL 14 NOVEMBRE 2014, da parte dell’Unione Sindacale Italiana USI, a conferma di TELEGRAMMA N° 260563724141 del 23/9/2014, proclamato da Confederazione Cobas, Adl Cobas, Confederazione USI. … CUB, USI RICERCA ed altri ….

 

La Confederazione sindacale Unione Sindacale Italiana in sigla USI,  con la presente e per quanto indicato nell’oggetto proclama lo stato di agitazione nazionale e contestualmente, PROCLAMA SCIOPERO GENERALE per l’INTERA GIORNATA PER IL GIORNO 14 NOVEMBRE 2014, per tutto il personale impiegato nelle Amministrazioni pubbliche e le aziende pubbliche e private, Società, Aziende, Cooperative, Consorzi   a tempo indeterminato, determinato, con contratti atipici e precari. La presente comunicazione è a conferma di quella di data odierna, con TELEGRAMMA N° 260563724141 del 23/9/2014, proclamato da Confederazione Cobas, Adl Cobas, Confederazione USI. Lo sciopero generale del 14 novembre 2014, è all’interno del percorso di “sciopero sociale” proposto da diverse situazioni sociali e si svilupperà con manifestazioni locali sul territorio nazionale.

 Motivazioni dello stato di agitazione e dello sciopero: contro le politiche economiche e sociali del Governo Renzi e dell’Unione europea, contro il “Jobs Act” e le altre misure penalizzanti per lavoratori-trici, contro l’abolizione dell’articolo 18 della L. 300/70, per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e di ritmi, contro il “piano Renzi” per la scuola, per le assunzioni del precariato (docente e Ata) e le stabilizzazioni nelle P.Amm.ni e nel settore privato, contro il blocco dei contratti nel P.I., per massicci investimenti nell’istruzione, nella sanità, nei trasporti e nei servizi al pubblico, per la difesa dei “Beni Comuni”, contro le privatizzazioni, per internalizzazioni e la RI-PUBBLICIZZAZIONE dei servizi, contro le “grandi opere” dannose e la distruzione del territorio, contro il “Fiscal Compact”, contro il pareggio in bilancio inserito nella Costituzione, per consistenti aumenti  di salari e pensioni, per il reddito garantito, il salario minimo intercategoriale (1300 euro netti), la rivalutazione di salari e pensioni, per la piena applicazione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per il diritto all’abitare, contro precarietà e lavoro “gratuito”, contro effetti penalizzanti dell’accordo del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza, per le piene libertà e agibilità sindacali e il diritto di sciopero, contro la guerra, contro spese militari e il riarmo, per i diritti di sociali e di cittadinanza.

 

Si rispetteranno i servizi minimi ed essenziali, sono escluse le zone interessate il 14/11 da consultazioni elettorali e quelle colpite da calamità naturali.  X info email a usiait1@virgilio.it

 

USI - UNIONE SINDACALE ITALIANA fondata nel 1912

Confederazione di sindacati nazionali autogestiti e di federazioni intercategoriali

 LARGO VERATTI 25 00146 Roma Fax 06/77201444 Tel. 06/70451981 e mail usiait1@virgilio.it

Milano Via Ricciarelli 37 tel 02 54107087 fax 02 54107095

 Udine Via Val d'Aupa 2 33100 usiudine@gmail.com

GENOVA Via Dottesio 9 - 16100   email: usigenova@live.it

FOGGIA Via della Repubblica 38 – 71121 – tel/fax 0881/204837 Email: usilucera@tiscali.it

CALTANISSETTA – Via Re d’Italia 10 – 93100  Email: usicaltanissetta@virgilio.it

TORINO – Via Cavour 13 Alpignano (TO) 10091 Email: torinousi@libero.it

BOLOGNA: email bologna.usiait@teletu.it RIMINI email usirimini@libero.it

 

FARMACAP BENE COMUNE


Comunicato sindacale-(per  affissione ex art. 25 L.300/700)

PER LAVORATORI E LAVORATRICI DI FARMACAP E PER LA CITTADINANZA

Sciopero confermato, LA LOTTA PROSEGUE

 

Facciamo chiarezza!

Abbiamo letto il comunicato delle altre Organizzazioni sindacali dopo l’incontro del 3 novembre e vogliamo fare chiarezza su l’ambiguità contenuta nella formula “azienda pubblica”. Nelle intenzioni, finora non realizzate, di alcune forze politiche significa trasformare la Farmacap in Società per azioni (Spa), seppure con una proprietà pubblica al 100%. Per l’Usi invece,  significa difendere l’Azienda speciale. D’altra parte, finora, questa posizione è stata condivisa anche dalle altre organizzazioni sindacali e non abbiamo motivo di ritenere che abbiano cambiato posizione o almeno lo speriamo. Nel caso contrario, ci troveremmo in netto disaccordo e riterremo inspiegabile un tale cambiamento d’opinione, soprattutto in un momento in cui altre forze politiche sostengono l’Azienda speciale.

Facciamo chiarezza: la trasformazione in Spa, in tutti i casi significa passare da un “ente di diritto pubblico” ad un  “ente di diritto privato”, quindi tutta una serie di operazioni sulla “pelle” dei lavoratori possono essere fatte con maggiore facilità (cessioni di ramo d’azienda, tagli occupazionali, ecc…); in secondo luogo perché se non si trovano risorse economiche per l’azienda speciale si possono trovare per la S.p.a. pubblica? Inoltre una volta trasformata in S.p.a. l’Ente locale può decidere tranquillamente, ne avrebbe facoltà, di modificare l azionariato entro due anni (quindi anche nei primi 6 mesi), facendo entrare soggetti privati,  secondo quanto previsto dal Testo unico sugli Enti locali.

Quindi essendo che ci giungono notizie “poco confortanti” dall’incontro del 3 novembre, riteniamo che si debba  continuare il percorso di mobilitazione, a partire dallo sciopero nazionale del 14 novembre che ci vedrà impegnati a manifestare insieme ai lavoratori del Comune di Roma e delle altre aziende comunali  per impedire che vengano privatizzate le aziende, decurtati i salari e “licenziati” i lavoratori, per poi continuare con tutte le iniziative, anche sotto il profilo giuridico-amministrativo, necessarie.

 

FARMACAP BENE COMUNE!

 

14 novembre dalle 9.30 al Campidoglio

IN PIAZZA, IN LOTTA, ASSEMBLEA POPOLARE E CONFERENZA/INCONTRO 

 

                                            

USI FARMACAP e Rsa – Rls interna e mail per contatti usiait1@virgilio.it


Sito nazionale ufficiale www.usiait.it


 

Roma, 5nov2014

 

RESOCONTO RIUNIONE COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE ROMA CAPITALE sui 48 licenziati


RESOCONTO RIUNIONE COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE ROMA CAPITALE “CONTROLLO, GARANZIA E TRASPARENZA” DEL 28 OTTOBRE 2014, PRESSO GRUPPI CONSILIARI VIA DELLE VERGINI 18, CON PRESENZA ASSESSORI ESTELLA MARINO (Pol. Ambientali) DANIELE OZZIMO (Lavoro), sui 48 LICENZIATI-E ROMA MULTISERVIZI Spa.

A cura di USI Unione Sindacale Italiana  e mail usiait1@virgilio.it


 

Si è svolta il 28 ottobre 2014 dalle 13, presso i gruppi consiliari di Via delle Vergini 18 di Roma Capitale, la riunione della Commissione Consiliare Permanente Controllo, Garanzia e Trasparenza, sulla situazione in costante aggiornamento, dei 48 operai e operarie licenziati-e dal 10 settembre 2014, della Roma Multiservizi Spa (addetti-e alla manutenzione delle aree verdi edifici uso scolastico). La riunione avrebbe dovuto essere una CCP congiunta anche con la Commissione Ambiente, però alla fine è stata mantenuta in forma semplificata. Importante comunque la presenza e gli interventi degli Assessori della Giunta Marino Estella Marino (Politiche Ambientali, Agroalimentari e Rifiuti, competente anche per indirizzi su AMA Spa, che detiene ancora il 51% del pacchetto societario della Roma Multiservizi) e di Daniele Ozzimo (con delega al Lavoro), del Presidente della Commissione Quarzo e tra gli altri, dei consiglieri Alessandro Onorato (Lista Marchini) e Marcello De Vito (capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle). Presente anche uno dei responsabili  dell’AMA. La sala era piena di operai e operaie licenziati-e, che anche in questa occasione hanno voluto dimostrare la loro attiva presenza per spingere verso una soluzione di loro REINTEGRAZIONE e di ricollocazione a condizioni dignitose, migliore delle proposte finora uscite dai tavoli “sindacali” tra Multiservizi e Cgil Cisl Uil, proposte lavorative respinte dagli operai (già licenziati dopo un lungo percorso della legge 223 del 91 su licenziamenti collettivi), che hanno anche in questa occasione di Commissione, fatto notare anche in modo vivace e “colorito”, di non sentirsi in alcun modo “rappresentati” da quei sindacati, fidandosi di più di un percorso autorganizzato e dal basso, che ha avuto nelle sue fasi di sostegno alle lotte e alle varie iniziative di protesta, l’Unione Sindacale Italiana (presente anche il 28 alla riunione con un esponente, che è intervenuto per precisazioni e per intervento di tutela delle legittime richieste di licenziati-e).

Dopo una breve introduzione del Presidente, è intervenuta l’Assessora Estella Marino, che ha fatto un riassunto della situazione e del percorso fin qui fatto, sia in sede politica che in sede tecnica, ricordando i vari passaggi di tutta la vicenda e confermando il suo impegno per trovare una soluzione lavorativa a chi ha subito il licenziamento, anche se ha rimandato la vicenda al tavolo di convocazione sindacale (ndr, previsto per il giorno dopo 29 ottobre tra Roma Multiservizi, AMA Spa e i sindacati CGIL CISL UIL e poi rinviato) per “aggiustare” la proposta di utilizzo in Roma Multiservizi, con contratto part time di 30 ore per 11 mesi, alla luce delle verifiche e dei dati forniti dalle aziende.

Vi è stata una vivace protesta dei lavoratori e lavoratrici presenti, che hanno ribadito la loro estraneità al tavolo sindacale di cui venivano messi a conoscenza in quel momento (anche quelli iscritti ai sindacati…) e che non vedeva anche la presenza della “loro” rappresentanza, chiedendo che oltre ai sindacati firmatari del CCNL, ci fosse anche l’Usi, al quale avevano dato il mandato di assisterli e rappresentarli, ricordando che anche nel 2010, in condizioni similari con la Giunta Alemanno, aveva partecipato e firmato l’accordo (29 settembre) anche il sindacato autorganizzato assieme a Cgil Cisl Uil, l’allora Presidente di AMA, l’allora Amministratore Delegato di ROMA Multiservizi, l’allora Assessore all’Ambiente in rappresentanza del sindaco Alemanno, verbale che aveva poi portato alla collocazione all’AMA di 80 persone provenienti dal settore del verde di Roma Multiservizi e alla ricollocazione in azienda di altri e che quindi, come poi ha spiegato anche sotto il profilo tecnico giuridico l’esponente dell’USI, la sottoscrizione di un accordo di livello aziendale e come precedente di un percorso “virtuoso” per la soluzione che era stata in quel caso utilizzata, legittimava la richiesta dei lavoratori e lavoratrici di usare lo stesso strumento e avere voce in capitolo, almeno per le questioni relative alle proposte di riutilizzo e di ricollocazione dei 48 licenziati-e. Copia del verbale del 29 settembre 2010, è stato fornito e consegnato assieme ad altri documenti, alla Presidenza della CCP. Nello stesso intervento, da portavoce di lavoratori e lavoratrici fatto dall’Usi, sulla base del loro mandato a rappresentarli, si sono spiegati i motivi del rifiuto delle precedenti proposte di collocazione (15 ore, poi 24 ore, poi 25…poi 26 ore…) da parte dei diretti interessati-e, ad eccezione di 3 (sui 51 originariamente previsti) che hanno avuto livello abbassato (da operai specializzati a operai comuni) e salario insufficiente per vivere in una città come Roma se si ha famiglia a carico, il fatto che parecchi dei licenziati hanno dato mandato ad avvocati per fare le cause di lavoro di impugnazione dei licenziamenti (illegittimi…), la necessità che il Comune di Roma Capitale, invocasse per evitare l’alea e il rischio di ricorsi e cause con impatto negativo per il Comune (capitale d’Italia), il “potere di autotutela”, dando precise indicazioni alle società coinvolte da riportare anche in un accordo sindacale, se ci si arriva a condizioni dignitose.

Il rappresentante dell’Usi ha anche spiegato che non era una questione di tavoli e convocazioni, perché qui non si trattava di mettere “bandierine” e di rappresentatività sindacale, ma di svolgere la funzione di rappresentanza di interessi di lavoratori e lavoratrici, con l’obiettivo di reintegrare e comunque avviare una ricollocazione dei licenziati anche secondo quanto approvato il 6-7 agosto 2014, da mozione dell’Assemblea Capitolina per l’utilizzo dei meccanismi della Legge 147 del 2013, che non erano stati rispettati e sui quali vi era stato un contenzioso tra esponenti della Giunta e consiglieri, sulla sua applicazione, con la richiesta di un parere dell’Avvocatura capitolina. L’Usi, consigliava per evitare ulteriori proteste degli operai, di sentire tutte le parti interessate, anche sui tavoli di convocazione aziendale, magari con incontri separati tra i firmatari del CCNL di categoria (che per bocca dei 48 interessati, non li rappresentavano…) e la rappresentanza degli interessi dei licenziati, che poteva essere anche tecnicamente svolta dal sindacato autorganizzato, ma senza fossilizzarsi su questo aspetto, perché l’importante era la reintegrazione e la ricollocazione a condizioni dignitose di lavoratori e lavoratrici (dal 10 settembre senza salario…).     

Negli interventi del capogruppo del M5S De Vito, è stato spiegato il senso della risposta dell’Avvocatura, che NON HA NEGATO L’APPLICABILITA’ DEL MECCANISMO DELLA LEGGE 147/2013,  ma che invece è entrata nel merito di scelte di natura politica, di esclusiva competenza dell’ASSEMBLEA CAPITOLINA, sull’utilizzo di una MOZIONE DI INDIRIZZO A SINDACO E ASSESSORI COMPETENTI DELLA GIUNTA, rispetto a Deliberazioni dell’organo consiliare. Anche il capogruppo del M5S, come poi fatto anche da altri consiglieri come Alessandro Onorato, si sono resi disponibili a tutte le misure per risolvere il caso specifico e avviare un monitoraggio tra le varie aziende comunali su esuberi o necessità di personale, anche per dare risposta e precedente positivo per altri casi che si stanno verificando a Roma, oltre a ritenere poco comprensibile, il fatto che al di là della legittima e non contestata rappresentatività dei sindacati CGIL CISL UIL, come già avvenuto in precedenza, non si convocassero anche per sentire la loro proposta e il loro contributo, le “rappresentanze dei 48 lavoratori e lavoratrici licenziati-e“, in questo caso tecnicamente sostenute per la tutela die loro interessi dall’Usi, proprio per dare un carattere complessivo a tutto il percorso nei suoi vari aspetti. I Consiglieri comunali chiedevano agli Assessori di rappresentare alla Roma Multiservizi e all’AMA, le loro preoccupazioni e di verificare anche in merito alla possibilità di partecipazione ai tavoli sindacali della “rappresentanza dei lavoratori licenziati”. Interviene l’Assessore con delega al Lavoro Daniele Ozzimo, che raccoglie i vari suggerimenti e rilievi fatti, afferma che darà indicazione formale per l’inserimento della CLAUSOLA SOCIALE E DI SALVAGUARDIA, in tutti i prossimi bandi di gara, a prescindere se vi siano le indicazioni nei CCNL applicabili, proprio perché la città di Roma, in vista di futuri investimenti, non può correre il rischio di avere continue perdite di posti di lavoro o di carenze di misure di protezione nel sistema degli appalti e affidamenti in città, che mettano a repentaglio posti di lavoro, occupazione e con un impatto negativo a livello sociale. Situazione che sarà con le opportune misure, codificata in atti ufficiali dell’Amministrazione Capitolina, proprio per mettere a regime in modo coerente, trasparente e virtuoso tutto il sistema degli appalti, sia di opere pubbliche che di servizi, con le tutele per chi ci lavora. Poiché il caso specifico richiede un intervento urgente per non trascinare troppo la situazione, che vede 48 persone e le loro famiglie senza risposta adeguata, afferma che la proposta finora avanzata dalla Roma Multiservizi (l’ultima di 30 ore part time per 11 mesi), possa essere ulteriormente migliorata e integrata, prendendosi l’impegno di sentire come soggetto committente e come “proprietario” per il pacchetto societario AMA, di concerto con l’Assessora Estella Marino, per una soluzione più equilibrata, anche in relazione alle sollecitazioni di lavoratori e lavoratrici e dei consiglieri, su una partecipazione più ampia ed effettiva, per quanto riguarda le rappresentanze dei 48 licenziati, estesa oltre a CGIL CISL UIL, proprio per lo spirito e la necessità di avere una soluzione condivisa e senza ulteriori aggravi in sede giudiziaria, con ricorsi e cause.

Alle ore 15, la riunione è terminata con il riassunto dei punti prioritari da affrontare, operata dal Presidente della Commissione, sull’applicabilità della legge 147/2013 anche in questo caso specifico, sulla necessità di migliorare la proposta da sottoporre ai 48 licenziati di riutilizzo in Multiservizi rispetto a quelle finora avanzate nei tavoli sindacali e in quelli tecnici, di verificare la partecipazione estesa e più ampia delle rappresentanze dei lavoratori e lavoratrici, agli incontri dei prossimi giorni, sentendo Roma Multiservizi e Ama.

Commento: la riunione è stata comunque interessante, specie per la presenza e le indicazioni dell’Assessore Ozzimo, anche in merito alle questioni più generali in materia di appalti, bandi di gara e affidamenti di servizi; per il fatto che sono stati illustrati in modo più approfondito alcuni aspetti di questa lunga e intricata vicenda (partita male con il mancato inserimento nel bando, nel disciplinare di gara e negli atti conseguenti di Roma Capitale, della clausola di salvaguardia occupazionale e della continuità lavorativa e di rispetto livelli salariali dignitosi per chi ci lavora, permettendo il risultato attuale del licenziamento di 48 persone); per aver almeno messo sul tappeto che, in situazioni come queste, non è più sufficiente basarsi sul fatto che si è firmatari di un CCNL, per avere la corrispondenza tra la “rappresentanza sindacale” e la ”rappresentanza degli interessi” di lavoratori e lavoratrici, per la soluzione migliore, più opportuna e razionale, nel senso dell’efficacia e della partecipazione condivisa agli accordi che si dovessero sottoscrivere (perché poi sarebbero sempre i lavoratori e le lavoratrici a dare consenso od opposizione all’accordo sindacale, visto che i licenziamenti sono effettivi…e le cause pure).

Ora, noi all’Usi non ci aspettiamo, come hanno richiesto a gran voce anche il 28 ottobre 2014, lavoratori e lavoratrici licenziati e anche consiglieri e capogruppo consiliari, la convocazione da parte delle aziende coinvolte in questa storia e la cosa nemmeno ci preoccupa più di tanto, ribadendo la NECESSITA’ DI UN TAVOLO TECNICO ALLARGATO, che riprenda la situazione  e dia indicazione “politico-amministrativa-di indirizzo”, da riportare poi anche sui tavoli di confronto sindacale, non viceversa perché se fosse stato sufficiente il normale sistema di relazioni sindacali industriali, non ci si troverebbe per i 48 in questione (e per tutti gli altri a rischio…) a questo punto, segno che quel modello di concertazione-confronto-collaborazione tra sindacati perché firmatari del CCNL e aziende, non va bene e non produce risultati idonei allo scopo. Vedremo se i segnali lanciati il 23 dalla Rete Municipalizzate Roma e Il 28 ottobre in CCP, avranno un seguito coerente e adeguato per la soluzione “decente” di questa vicenda.

Di sicuro i licenziati-e non mollano, non ancora e noi saremo al loro fianco.