venerdì 7 marzo 2014

COMUNICATO SULLA MANIFESTAZIONE DEL 6 MARZO ... ROMA RESISTE


COMUNICATO E RESOCONTO MANIFESTAZIONE 6 MARZO 2014

"ROMA CITTA' APERTA, ROMA RESISTE" E ASSEMBLEA AL CAMPIDOGLIO

per pubblicazione, divulgazione e diffusione, grazie.

Il 6 marzo si è svolta la manifestazione con corteo, da piazza della Bocca della Verità fino a piazza del Campidoglio promossa dalle struture dell'Unione Sindacale Italiana e dall'Usb.

Senza aver proclamato un copertura di sciopero, circa 700/800 lavoratori e lavoratrici, oltre un centinaio organizzati con Usi, sia del Comune (biblioteche, asili nido, scuole infanzia, tecnici),  che di aziende pubbliche e partecipate (Zètema, Farmacap, Risorse per Roma, Roma Multiservizi, canili) assieme a compagni-e della federazione intercategoriale (cooperative sociali, scuola), altri Usb (precarie nidi e materne, in maggioranza e un gruppo di amministrativi) e sciolti (qualche lavoratore dell'AMA, dell'ATAC, di appalti), hanno manifestato da piazza bocca della verità fino al Campidoglio, dove poi nella piazza dove era in corso la riunione del Consiglio comunale e dell'Assemblea Capitolina (dove altre lavoratrici iscritte all'Usi dell'azienda speciale sociosanitariofarmaceutica Farmacap e della Zètema, la società che si occupa dei servizi culturali per Roma Capitale hanno seguito i lavori), si è svolta una assemblea.

E' stata la prima uscita pubblica di collegamento tra le vaire situazioni in mobilitazione, a un mese dalla proclamazione dello stato di agitazione cittadino proclamato dall'Usi il 5 febbraio 2014; il prossimo appuntamento cittadino di mobilitazione è per il 13 marzo in occasione del Consiglio comunale straordinario sui provvedimenti "salva Roma" (dall'Usi subito ribattezzato "Ammazza Roma") e sulle condizioni economiche (fortemente critiche) della città.

Nei diversi interventi che si sono succeduti in Piazza, da parte dei rappresentanti di posto di lavoro e dirigenti sindacali dell'USI, è stata lanciata ufficialmente la proposta di costruire un percorso che, dai posti di lavoro all’associazionismo, metta in piedi una assemblea cittadina pubblica, nel mese di marzo, che prosegua il percorso di lotta e di mobilitazione e dia il collegamento anche con le altre situazioni sociali, con i settori più sensibili della cittadinanza, con altri movimenti di opposizione in città, che faccia da sostegno alle lotte di difesa di posti di lavoro, alla  continuità occupazionale, alla salvaguardia salariale e alla lotta a privatizzazioni, esternalizzazioni, licenziamenti collettivi, ristrutturazioni … (una lotta già avviata  dalle strutture autorganizzate dell'Usi e di base di Usb), estendendo e collegando le iniziative di contrasto alla precarietà, alle politiche di austerità, al progressivo smantellamento di servizi sociali, educativi, culturali, sanitari,  a quelle del diritto all'abitare, di una città a misura d’uomo.

Quindi la necessità di avviare un collegamento più stabile tra lavoratori e lavoratrici e la cittadinanza, beneficiaria degli stessi servizi e attività erogati da circa 62.000 persone tra Comune, aziende pubbliche e partecipate e cooperative sociali ed enti del terzo settore.

E' stato comunque un primo risultato essere usciti fuori dai posti di lavoro e aver manifestato l'opposizione di chi lavora ed eroga servizi alla cittadinanza, ai provvedimenti  imposti dall’AMMAZZA ROMA, che avranno comunque effetti penalizzanti per lavoratori e lavoratrici e una riduzione quantitativa e qualitativa (al di là delle dichiarazioni di SINDACO e Assessori, tese a rassicurare e tenere calmi gli animi) di servizi e attività fondamentali per la Capitale, città medaglia d'oro per la Resistenza, una grande città che nonostante le contraddizioni e i disagi, rimane ancora con un legame di solidarietà umana non ancora distrutto dalla crisi e dall'individualismo.

ROMA RESTA UNA "CITTA' APERTA", ROMA RESISTE.

A cura della segreteria intercategoriale dell'Unione Sindacale Italiana e delle rappresentanze sindacali Usi di Comune (area scolastico educativa e biblioteche), Zètema, Farmacap, Risorse per Roma, Roma Multiservizi, Canili comunali, Coop. Sociali ….


sito nazionale ufficiale www.usiait.it,  archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com,

 

21 marzo dalla dignità precaria al riscatto di tutto il mondo della scuola


21 marzo dalla dignità precaria

al riscatto di tutto il mondo della scuola

Diamo “il benvenuto” al neo-ministro Giannini

Dal giorno dell’insediamento del ministro dell’istruzione Giannini al MIUR un sentimento profondo d’inquietudine e di disagio si sta diffondendo capillarmente nelle scuole. Mentre il presidente del consiglio Renzi comunicava enfaticamente all’opinione pubblica che la priorità del suo Governo sarebbe stata la scuola, il ministro montiano da lui stesso nominato si affrettava da subito in dichiarazioni pubbliche che esplicitavano in un articolato programma di Governo il senso preciso di questa priorità. Riduzione di un anno del ciclo scolastico, eliminazione degli scatti d’anzianità, reintroduzione dell’aumento dell’orario di lavoro, esaltazione del “merito” concepito individualisticamente attraverso Invalsi e chiamata diretta degli insegnanti (modello Aprea) equiparazione tra scuole pubbliche e private con conseguente accrescimento dei finanziamenti a queste ultime.

Il disegno del ministro Giannini risulta chiaro: privatizzare, dequalificare la scuola pubblica impoverendola di contenuti e di professionalità; realizzare tale risultato parlando all’opinione pubblica, alle famiglie e agli studenti. La proposta di riduzione di un anno del ciclo scolastico, se non viene spiegata in tutta la sua pericolosità, può trovare facili consensi tra i genitori e gli studenti; è necessario contrastare efficacemente l'impoverimento didattico che ne conseguirebbe attraverso l'informazione e la mobilitazione.

Il mondo della scuola pubblica non può rimanere inerme di fronte ad un attacco di queste dimensioni.

Venerdì 21 Marzo ci sarà la giornata della dignità precaria. 

Il Coordinamento delle Scuole di Roma in quella stessa giornata, il pomeriggio, invita tutte le componenti della scuola a generalizzare la protesta ed a manifestare l’indignazione collettiva al Miur contro le politiche sull’istruzione dal pericolosissimo ministro  Giannini.

Allo scopo di preparare al meglio la giornata del 21 marzo il Coordinamento delle Scuole di Roma invita gli insegnanti, le rsu, i sindacati tutti ad indire assemblee in ogni scuola, a sostenere la richiesta di ferie per i precari la mattina del 21 marzo e a partecipare massicciamente all’assemblea del 10 marzo al Cielo Sopra Esquilino (Via Galilei 57, Metro Manzoni) alle ore 16,30 per valutare insieme la forma di protesta da attuare al MIUR il pomeriggio (presidio, assedio al ministero, corteo).

Nota: l’USI aderisce al percorso e da la sua piena disponibilità alle iniziative

sabato 1 marzo 2014

ROMA RESISTE - RESOCONTO ASSEMBLEA FARMACAP in preparazione del 6 marzo


UNIONE SINDACALE ITALIANA USI – fondata nel 1912 fedele ai principi dell’Ait

Segreteria prov. intercategoriale e   RSU USI  c/o Società Zètema P.C. srl

ROMA  LARGO VERATTI 25 00146  TEL. 06/70451981 – FAX 06/77201444


Blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, sito  nazionale www.usiait.it

 

RESOCONTO ASSEMBLEA DEL 25 FEBBRAIO 2014 LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA SOCIETA’ ZETEMA PROGETTO CULTURA, APPROVATA MOZIONE (a larga maggioranza) PER PROSECUZIONE INIZIATIVE TUTELA PERSONALE IN STATO DI AGITAZIONE SINDACALE E PER DIFESA SERVIZI CULTURALI A ROMA CAPITALE.

 

Si è svolta una partecipata e attiva assemblea sindacale (oltre un centinaio di presenze) di lavoratori e lavoratrici della Società Zetema Progetto Cultura, società a capitale pubblico ed ente strumentale di Roma Capitale per i servizi culturali, convocata per il 25 febbraio 2014 presso la sala riunioni di Civita nella centrale Piazza Venezia. L’assemblea è stata convocata dall’Unione Sindacale Italiana e dalla RSU USI Serenetta Monti, ha visto la partecipazione e l’intervento anche del componente RSU USI di Roma Capitale Giorgio Salerno, da molti anni in servizio nelle biblioteche comunali. L’assemblea ha visto lo svilupparsi dei vari temi all’ordine del giorno, a partire dalla valutazione sul decreto “Salva Roma”, subito ribattezzato come decreto “Ammazza Roma”, già passato al Senato e di imminente approvazione alla Camera per la sua conversione, per i suoi effetti penalizzanti per chi lavora nelle società pubbliche e partecipate del Comune di Roma Capitale, per la stessa qualità dei servizi culturali erogati dalla Società Zètema, per le necessarie tutele del personale di Zètema, per le implicazioni per la stessa Amministrazione capitolina.

Sono stati esaminati nei vari interventi, le scelte che entro 60 giorni dalla conversione in legge del decreto, dovrà fare il Sindaco Marino e la sua segreteria, la stessa Giunta e l’Assemblea Capitolina, in merito alle società che saranno dichiarate come erogatrici di servizi strategici per la città, sulla liquidazione di quote societarie per altre non ritenute “indispensabili” o già quotate in borsa, sugli effetti di riduzioni e tagli anche sostanziosi economicamente (fino al 30%) per i contratti di servizio, le convenzioni e le coperture nel Bilancio (il cui termine di discussione e approvazione è slittato ad aprile 2014, se non addirittura a maggio) di Roma Capitale, oltre alla possibilità della “liberalizzazione” di fatto imposta come contropartita assieme agli altri provvedimenti, in cambio dei finanziamenti per Roma Capitale per alcune attività di società pubbliche (AMA, Atac…per fare degli esempi). Si è ragionato sugli effetti concreti per i dipendenti di Zètema, dal rischio per chi lavora a tempo determinato (già alcuni contratti scaduti a dicembre, salvi i tempi tecnici previsti per legge di sospensione tra un contratto e l’altro, non si stanno rinnovando) di non vedersi prorogato o stabilizzato il contratto di lavoro, per il personale “accessorio”, già supersfruttato che sarebbero i primi a pagare il prezzo di tagli e riduzioni di budget. Ma anche per il personale a tempo determinato, analogamente a quanto sta succedendo allo stesso personale comunale, l’attacco è sulle condizioni salariali (riduzioni e tagli al salario accessorio e a parti variabili delle retribuzioni), sull’uso di incentivi, straordinari e premi, anche sulla stessa produttività collettiva che costituiscono ormai (e purtroppo, nonostante l’impegno nelle trattative sindacali) una parte rilevante delle retribuzioni rispetto ai bassi salari base, con effetti sulle condizioni di lavoro, carichi e  organizzazione interna del lavoro nei variegati servizi e attività svolte da Zètema per conto di Roma Capitale. Un quadro allarmante, anche per la stessa tutela occupazionale a tempo pieno, a partire dal fatto che quasi il 70% dei dipendenti della Società, è composto da lavoratrici e come è stato ribadito, a pagare il prezzo delle crisi e dei disagi sono sempre per primi i precari, le lavoratrici, chi è ammalato, con problemi di salute o non dà la sua piena e totale “disponibilità” alle iniziative e grandi eventi…     

E’ stata fatta anche una panoramica delle altre situazioni che sono a “rischio”, dalla Farmacap, all’AMA, a Risorse per Roma, alla partecipata Roma Multiservizi, fino alla serie di cooperative sociali e di lavoro, che complessivamente e con il personale comunale (circa 24.000 dipendenti e oltre 2000 precarie), raggiunge una massa di forza lavoro di 60.000 persone, utilizzate per erogare servizi, attività, funzioni nella città Capitale d’Italia. Una serie di situazioni critiche, sulle quali vi è un forte intervento delle strutture Usi.             

Sono state date risposte ad alcune perplessità e dubbi, sulla questione di possibile cambio di CCNL di riferimento (vociferato in azienda, da Federculture a Enti Locali, che adesso ha un “costo del lavoro” più basso rispetto a quello privato in vigore), sui possibili percorsi di (eventuale) ricollocazione. l’Usi e i delegati sindacali hanno RIBADITO CHE E’ NECESSARIA LA LOTTA ANCHE SU TEMPI LUNGHI, LA COSTANTE INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE, NON SOLO TRA LAVORATORI E LAVORATRICI MA ALLA STESSA CITTADINANZA, SU QUELLO CHE STA SUCCEDENDO, LA COSTRUZIONE DI ADEGUATI RAPPORTI DI FORZA E IL COLLEGAMENTO TRA LE SITUAZIONI DI LAVORO CHE SARANNO “COLPITE” COMUNQUE DAGLI EFFETI DEL DECRETO “SALVA ROMA” E DAI TAGLI NEI BILANCI E NELLE PREVISIONI ECONOMICO FINANZIARIE PER I PROSSIMI ANNI.

CONTATTI CHE SI SONO GIA’ PRESI E SI STANNO PIAN PIANO CONSOLIDANDO, ANCHE IN VISTA DI UN FUTURO COORDINAMENTO TRA LE SITUAZIONI DI LAVORO, sia delle c.d. aziende della “Holding Campidoglio” e delle partecipate.

E’ stata APPROVATA, a larghissima maggioranza, una mozione che, a partire dalla situazione in atto e in continua evoluzione, dà mandato al sindacato autorganizzato USI di svolgere una funzione di stimolo e di impulso sia sul “fronte interno” aziendale, che nelle relazioni con Roma Capitale (anche per la verifica, a proposito di costi/benefici di una internalizzazione di servizi) e per la promozione del coordinamento tra le strutture aziendali e tra lavoratori e lavoratrici, non essendo interessati a fare un ennesimo e sterile coordinamento tra gruppi sindacali e di “sigle”.

E’ STATA INDICATA, COME PROSSIMA MOBILITAZIONE ANCHE PER IL PERSONALE DI ZETEMA, IN APPLICAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE CITTADINO PROCLAMATO DALL’USI IL 5 FEBBRAIO, L’ADESIONE E PARTECIPAZIONE, per quanto possibile, ALLA MANIFESTAZIONE GIA’ INDETTA PER IL 6 MARZO 2014, per il personale comunale, con partenza da piazza della Bocca della Verità fino al Campidoglio (preavviso tecnico fatto dalla Usb del Comune), alla quale la struttura Usi ha dato adesione e indicazione di partecipazione, con successiva assemblea al Campidoglio, come momento di estensione della mobilitazione, del percorso di lotta alle aziende pubbliche, partecipate e del terzo settore coinvolte dagli effetti dei provvedimenti “ammazza Roma”, per evitare divisioni e frammentazioni settoriali, per dare un primo segnale di AUTODIFESA COLLETTIVA E DI PIENA TUTELA DI SALARI, CONDIZIONI DI LAVORO E DI QUALITA’ DEI SERVIZI E ATTIVITA’ EROGATE, in forma solidale e collettiva, dal basso e partecipata.

La mobilitazione del 6 marzo pomeriggio, serve anche per stimolare e proseguire il confronto con l’Amministrazione capitolina, Gabinetto del Sindaco e Assemblea Capitolina.

UN PERCORSO LUNGO E UN LAVORO PAZIENTE DI COLLEGAMENTO E CONSOLIDAMENTO DELLE LOTTE, CHE HA COME SUO PRESUPPOSTO FONDAMENTALE LA PARTECIPAZIONE DIRETTA E I RAPPORTI DI FORZA.

Roma, 26/2/2014                           

Resoconto a cura della Segreteria intercategoriale dell’Usi e della RSU USI a Zètema