domenica 31 marzo 2013

15 aprile ASSEMBLEA PUBBLICA su Insicurezza nelle ferrovie


COMUNICATO – AVVISO PER DIVULGAZIONE – AFFISSIONE (ex art. 25 L. 300/70) 

INVITO A PARTECIPARE


LUNEDI’ 15 APRILE 2013 DALLE ORE 16.30
A VIA GIOLITTI 231

  c/o CONSIGLIO METROPOLITANO DI ROMA (vicino Stazione Termini)

ASSEMBLEA PUBBLICA (con dibattito e interventi)

IN-SICUREZZA NELLE FERROVIE

 rischi per chi viaggia e per chi ci lavora

 
Promuove il COMITATO 5 APRILE DI ROMA – snodo romano della RETE NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SUI TERRITORI

Interventi di DANTE DE ANGELIS (detto Dante, RLS plurilicenziato e plurireintegrato, ferroviere)

RICCARDO ANTONINI (ferroviere, licenziato per aver prestato a titolo gratuito la sua consulenza tecnica all’Assemblea 29 giugno e ai familiari della strage di Viareggio)

Contributo di SANDRO GIULIANI (capotreno, licenziato per aver chiesto l’applicazione di regole a tutela di chi lavora e di chi viaggia sui treni regionali)

ROSALBA RIZZUTO (Comitato pendolari FR8)

ROBERTO TESTA (Usb Trasporti)

 FABRIZIO EVANGELISTI (ORSA Ferrovie Lazio)

Coordinano l’iniziativa pubblica DANIELA CORTESE (Comitato 5 Aprile) e
ROBERTO MARTELLI (USI – Comitato 5 aprile)


Interventi dal pubblico e dibattito
 

Si ricorda che dal mese di Aprile 2013, il Comitato 5 Aprile di Roma svolgerà presso lo spazio di Via Giolitti 231, dalle ore 19 alle ore 20.30 ogni 15 giorni (anche previo appuntamento) uno SPORTELLO INFORMATIVO, DI CONSULENZA E DI SOSTEGNO SULLE TEMATICHE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO.

 
Riferimenti e mail per contatti e info: comitato5aprile.lavorosicuro@gmail.com


e mail nazionale della Rete nazionale: bastamortesullavoro@gmail.com

Comitato 5 aprile di Roma c/o Usicons Largo G. Veratti 25 00146 Roma

 

  

comunicati USI marzo 2013


COMUNICATI SINDACALI RADIO STAMPA - PER PUBBLICAZIONE, DIVULGAZIONE, DIFFUSIONE, grazie

da Segreteria Intercategoriale Unione Sindacale Italiana USI fondata nel 1912

e mail usiait1@virgilio.it

sito nazionale www.usiait.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com,

archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com, giornale

LOTTA DI CLASSE (diffidate dalle false imitazioni) www.lottadiclasse.info

Assoc. difesa utenti e consumatori USICONS: www.usicons.it

 

ANNULLATE E ARCHIVIATI PROCEDIMENTI DISCIPLINARI E SANZIONI INFLITTE A LAVORATRICI DEL SETTORE SOCIALE DELL'AZIENDA SPECIALE COMUNALE FARMACAP e DEL SETTORE PULIZIE IN APPALTO DELLA GLOBAL WASH FLIGHT SOC. COOP DI FIUMICINO, PER INTERVENTO DELLE STRUTTURE USI - UNIONE SINDACALE ITALIANA...L'AUTORGANIZZAZIONE SINDACALE E SOCIALE E' UNO STRUMENTO EFFICACE E UTILE, SE SI SA ADOPERARE CON COERENZA E CAPACITA'...USI, da 101 ANNI DALLA PARTE GIUSTA, L'ESPERIENZA DEI PUNTI

INFO LAVORO E DIRITTI E DEGLI SPORTELLI AUTORGANIZZATI E AUTOGESTITI DA LAVORATORI -TRICI ADERENTI ALL'UNIONE SINDACALE ITALIANA.

Si informa che tra le tante attività svolte con efficacia dalle strutture dell'Unione Sindacale Italiana, sia di posto di lavoro che territoriali, una parte è dedicata alle difese disciplinari, non solo a chi è già iscritto-a ma a sostegno e intervento per chi non è tesserato.

Oltre ai materiali informativi realizzati e diffusi da molti anni in materia di difese da contestazione di addebito disciplinare, ultimo lavoro è quello predisposto dalla Federazione di Udine, che si aggiunge a quelli realizzati dalle segreterie territoriali di Roma, Milano e dalla segreteria nazionale, una esperienza pratica a livello autorganizzato e autogestito è quella di coloro che si rivolgono ai "punti info lavoro e diritti", gli sportelli aperti sul territorio (non solo nelle sedi del sindacato USI o dell'Associazione federata USICONS, ma pure quelle in spazi occupati o autogestiti) che seguono i vari aspetti del rapporto di lavoro. La parte rilevante è che a differenza di molti altri "sportelli sul lavoro", che comunque fanno un servizio prezioso nei quartieri e nelle città (visto che difendersi sui posti di lavoro specie se si è isolati, è sempre più difficile...), solo per le situazioni che vanno già davanti al giudice civile e del lavoro, si richiede l'assistenza di avvocate e avvocati che collaborano con le strutture Usi, di solito LE ATTIVITA' SVOLTE DAI PUNTI INFO LAVORO E DIRITTI, a partire dalla ventennale esperienza della Federazione di Roma (che ha attualmente in carico le funzioni della segreteria generale nazionale della Confederazione USI), sono effettuate da LAVORATORI E LAVORATRICI AUTORGANIZZATI e in forma autogestita, in virtù della esperienza maturata "sul campo", da conoscenze tecniche delle procedure, approfondite in anni di intervento politico sindacale, dal fatto di mettere a disposizione questo patrimonio di "sapere operaio" per funzioni di assistenza e di ausilio a chi si trova nella necessità di doversi difendere anche disciplinarmente, non delegando la questione agli "addetti ai lavori" . E' ovvio che non si garantiscono i "miracoli", non si vince sempre, ma si riduce molto il danno negli effetti punitivi e sanzionatori (una sanzione disciplinare non impugnata e definitiva, rimane due anni nei fascicoli personali dei dipendenti e in diversi contratti collettivi nazionali di lavoro, ha effetti negativi su progressioni di carriera, avanzamenti di livello, premi di produzione, conferma di rinnovi contrattuali per i precari...), in moltissimi casi si riesce ad ottenerne l'archiviazione senza alcuna conseguenza oppure, se attivata la procedura prevista all'articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300 del 1970), con l'annullamento della sanzione inflitta se si valuta che sia ingiusta, illegale, illecita o sproporzionata rispetto al fatto contestato.

Per effetto della crisi, l'uso da parte padronale pubblica e privata dello strumento disciplinare, per "normalizzare" le situazioni di difficoltà aziendale è molto aumentato e le strutture Usi lo hanno verificato con un carico di impegni e di attività particolarmente faticoso, ma con risultati positivi in tantissimi casi.

Si rileva pure a livello empirico e di fatto, che la maggioranza delle contestazioni di questo periodo di crisi sono rivolete A DONNE LAVORATRICI, un dato che ci fa riflettere come esistono molte forme di "discriminazione di genere", inserite nel contesto della supremazia gerarchica sul lavoro come nella società e che la strada per l'emancipazione e la liberazione anche a livello "sociale" e culturale, è ancora lunga e che l'Italia non è un Paese così civile e progredito come si potrebbe pensare, come non lo è più nemmeno dal punto di vista "capitalistico"....

Si citano gli esempi, gli ultimi di una lunghissima serie in ordine di tempo, dell'annullamento di sanzione disciplinare inflitta per palese violazione di legge (nel caso specifico, a lavoratrice operaia a tempo determinato di impresa di pulizie di Fiumicino con appalto presso amministrazione pubblica - caserma dell'aeronautica militare senza aver fatto il colloquio orale previsto per legge e richiesto espressamente tramite l'assistenza USI), dalla Direzione Territoriale del Lavoro, che era stata usata come pretesto per non rinnovare il rapporto di lavoro a tempo determinato nella fase di proroga dell'appalto, con lavoratrice alla quale, per prassi consolidata non è stato richiesto l'obbligo di iscriversi al sindacato autorganizzato (fatto che contraddistingue l'USI rispetto alle altre OO.SS., anche di base, per non voler speculare ...sulle disgrazie altrui) e con costi ridottissimi rispetto al doversi rivolgere a strutture legali per motivi disciplinari. La lavoratrice ha per fortuna sua,  avuto altra possibilità di lavoro nello stesso settore e non dovrà avere a che fare con cooperative che non rispettano le leggi... L'altro caso è di assistente sociale, dipendente dell'Azienda Speciale Comunale Farmacap, oggetto di contestazione disciplinare per una presunta "mancata ottemperanza a disposizioni aziendali impartite...", nella fase di confronto sindacale di livello aziendale sulla riorganizzazione (e ristrutturazione) delle varie attività socio assistenziali dell'Azienda comunale, in questa situazione le giustificazioni scritte predisposte dall'Usi, l'aver consigliato alla Rsa interna e alla lavoratrice (la cui iscrizione al sindacato è stata inoltrata DOPO aver fatto la difesa disciplinare e aver firmato il mandato ad agire per l'assistenza nel procedimento disciplinare), di raccogliere firme di sostegno (32 su 50 in due giorni...) della sua correttezza, buona fede e diligenza anche professionale nelle attività di competenza in 13 anni di lavoro alla Farmacap, il fatto quindi di aver collegato la difesa tecnica e sindacale con la solidarietà collettiva e attiva dei suoi colleghi, ha portato la Direzione aziendale ha chiudere il procedimento lasciando decadere i termini previsti dal CCNL, effettuando però lo stesso il colloquio orale per precisare la difesa e sentire la lavoratrice, anche in questo caso assistita dalla Rsa interna Usi e dalla segreteria del sindacato autorganizzato.

Questi esempi pratici, non sono nella direzione di un "autoincensamento" (non interessa questo all'USI, se non ci fossero persone capaci, competenti e sveglie questo sindacato non avrebbe resistito tanto e con una storia ormai centenaria, ai vari attacchi padronali...), sono la dimostrazione che non è necessario diventare avvocati o delegare ai "tecnici" anche sulle questioni disciplinari, o affidarsi al "buon cuore del padrone" o delegare ai sindacati concertativi o "ammanicati" per risolvere situazioni simili, ma che LA PRATICA AUTORGANIZZATA E L'ESPERIENZA DIRETTA DEL "SAPERE OPERAIO" DIFFUSO E COLLETTIVO (e non tenuto segreto come patrimonio di pochi eletti), SONO STRUMENTI VALIDI, EFFICACI, UTILI E CHE SPESSO RISOLVONO POSITIVAMENTE PER CHI LAVORA PROBLEMI COME QUELLI DI NATURA DISCIPLINARE E CHE L'AUTORGANIZZAZIONE SINDACALE E SOCIALE VA PRATICA IN MASSA E DAPPERTUTTO.

I LAVORATORI E LE LAVORATRICI NON HANNO GOVERNI AMICI  (e nemmeno padroni amici...), ORGANIZZATI DIRETTAMENTE E IN FORMA SOLIDALE E COLLETTIVA SI PUO' FARE, NON SOLO PER LE DIFESE DISCIPLINARI MA NELLA GENERALE LOTTA PER UNA  TRASFORMAZIONE DELLO STATO  DI COSE ESISTENTE, anche per veder rispettate le CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO E SUI TERRITORI.

Dove potete trovarci nella città di Roma: IL MERCOLEDI' DALLE 18 ALLE 20 AL LABORATORIO SOCIALE QUARTICCIOLO (Piazza del Quarticciolo, angolo via Ostuni 7-9)

IL GIOVEDI' DALLE 18.30 ALLE 20 A PIAZZA GAETANO MOSCA 50 (nel XV Municipio), allo spazio di Largo Veratti 25 (previo appuntamento, con e mail a usiait1@virgilio.it o solo per sms a 339 5001537).

PROSSIMAMENTE, A PARTIRE DA APRILE NELL'AMBITO DELLE ATTIVITA' DEL COMITATO 5 APRILE (snodo romano della Rete nazionale salute e sicurezza sul lavoro e sui territori), dove costante è l'impulso e la spinta di Rsa-Rls-Rsu dell'Usi e dell'Associazione utenti e consumatori USICONS, presso lo "sportello" SU SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO presso LA CASA DELLA CITTA' AUTOGESTITA - CONSIGLIO METROPOLITANO DI Roma in Via Giolitti 231 (vicino alla Stazione Termini), previo appuntamento e in genere con cadenza ogni 15 giorni, IL MARTEDI' NELLA FASCIA ORARIA 19 - 20.30.

L'ultimo spazio nasce dalla confluenza di esperienze diverse, accomunate dal percorso nato a Gennaio 2012 del Consiglio Metropolitano di Roma, che il 22 marzo alle 18 a via Giolitti 231, inaugura questa esperienza della Casa della città autogestita, assieme ad altri comitati e strutture ambientali, sociali, culturali, a dimostrazione che IL PATRIMONIO DI CONOSCENZE, SAPERI "AUTORGANIZZATI" VA RESO COLLETTIVO, POSSIBILMENTE DI MASSA, A DISPOSIZIONE DI TUTTI  E DI TUTTE, VA SOCIALIZZATO E UTILIZZATO IN FORMA INTERCATEGORIALE E CONFEDERALE, SUPERANDO CORPORATIVISMI, DIVISIONI E SETTORIALITA'.

Solo la pratica e la verifica ci permetterà di valutare se gli strumenti, i percorsi e le attività concrete "dalla parte giusta", saranno capaci di reggere le prossime sfide.

 

COMUNICATO STAMPA - CANILE EX CINODROMO DI ROMA, dopo molti solleciti dell'Associazione L'Impronta Onlus, che ha l'affidamento di una parte dei servizi e l'intervento nei giorni scorsi dell'Unione Sindacale Italiana USI, nei confronti del Comune di Roma Capitale che era inadempiente di diverse fatture non liquidate, che ha significato il mancato pagamento di stipendi e salari ai dipendenti dell'Associazione, a fronte di prestazioni lavorative fatte regolarmente, con la proclamazione dello STATO DI AGITAZIONE SINDACALE proclamato il 5 marzo dall'Unione Sindacale Italiana, le prime fatture sono state finalmente sbloccate e si potrà avere il pagamento delle retribuzioni. Un risultato positivo, che dimostra che la pratica dell' autorganizzazione sindacale e dell'USI, che oramai organizza l'80% dei dipendenti della Onlus L'IMPRONTA, esprimendo anche la Rsa interna e il componente RLS, così come dal 2004 organizza presso l'Avcpp una forte rappresentanza sindacale con Rsa accreditata e Rls negli altri canili comunali in affidamento del Comune  di Roma Capitale, sia una realtà che fa praticare autorganizzazione, autogestione e...autofinanziamento come modalità concrete di intervento e che i risultati siano faticosi, ma positivi come necessità che sui luoghi di lavoro e nei territori ci si organizzi direttamente, come alternativa credibile e praticabile senza per questo rinunciare alla lotta per ottenere giuste condizioni salariali, di lavoro, di salute e sicurezza e diritti per tutti e tutte. La scelta di autorganizzarsi con l'Unione Sindacale Italiana, in questo settore come in molti altri a Roma e in altre parti d'Italia, da parte dei dipendenti di questa Onlus, che hanno già partecipato in passato con un loro delegato assieme al personale di Avcpp al tavolo comunale con Assessori e dirigenti del Comune, senza delegare sindacati concertativi o peggio "collaborazionisti", è un esempio concreto di come l'AUTORGANIZZAZIONE SINDACALE E SOCIALE NON SIA SOLO PER IL PUBBLICO IMPIEGO O CHE SIA SCELTA "MINORITARIA", MA ABBIA TUTTE LE CARTE IN REGOLA PER DIFENDERE DIRITTI E CONDIZIONI MATERIALI DI LAVORO, SALARIALI E NORMATIVE, NONCHE' PER POTER AFFRONTARE CON I GIUSTI E NECESSARI RAPPORTI DI FORZA, I PROSSIMI IMPEGNI, TRA I QUALI NON SECONDARIO QUELLO DI INTERVENIRE, CONTROLLARE, VIGILARE, IN FORMA COLLETTIVA E SOLIDALE, I FUTURI APPALTI E AFFIDAMENTI NEL SETTORE.

L'AUTORGANIZZAZIONE E' UNA PRATICA, PRATICHIAMOLA IN MASSA, NELL' ANTICA UNIONE SINDACALE ITALIANA fondata nel 1912 (101 anni portati bene) SI PUO' FARE...

COMUNICATO SINDACALE RADIO STAMPA  E' STATA COSTITUITA SU INIZIATIVA DI OPERAI (autisti) DI UNA COOPERATIVA DI SERVIZI CON SEDE AD APRILIA (LT), CON APPALTO PRESSO UNA SEDE DELLA TNT A ROMA, UNA NUOVA SEZIONE SINDACALE CON UN COMITATO OPERAIO ADERENTE ALL'UNIONE SINDACALE ITALIANA. La Federazione territoriale dell'USI, ha riconosciuto e accreditato il Comitato Operaio e i due portavoce scelti dagli autisti, come struttura aziendale del sindacato autorganizzato e come delegati sindacali interni, alcuni dei lavoratori sono fuoriusciti dalla Cgil e per altri è la prima sindacalizzazione. Tra i prossimi passaggi della struttura, la verifica delle condizioni di rispetto del CCNL , delle condizioni salariali e di correttezza su retribuzioni, fruizione di ferie e permessi, la tutela di diritti e delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, anche alla luce della particolarità del lavoro svolto nel settore e le modalità di lavoro nel settore dei servizi in appalto.   Il Comitato operaio e sezione sindacale interna USI, è da subito la struttura con maggior numero di adesioni rispetto al totale dei dipendenti e dei soci lavoratori della cooperativa.                                                             La pratica dell' AUTORGANIZZAZIONE MUOVE I SUOI PASSI ANCHE AL DI FUORI DEI SETTORI DOVE E' NATA STORICAMENTE, attraverso la formazione di comitati operai e di lavoratori e lavoratrici, aderenti all'antica confederazione sindacale USI.

Comunicato sindacale - avviso di assemblea sindacale (per affissione ex art. 25 L.300/70)

RESISTERE, LOTTARE, GARANTIRSI IL FUTURO            Ci siamo… Di nuovo… Necessariamente! Dopo la manifestazione sotto l’assessorato alle politiche sociali del 12 Febbraio 2013 e l’assenza che la Belviso e i suoi Dirigenti ci hanno dato nella Commissione politiche sociali del 15 Febbraio, nessun segnale ci è pervenuto da quelle parti.  Ancora nessun contratto di servizio è stato sottoscritto, solo 1.200.000 euro per il settore sociale nel 2013 e nel 2014.  Abbiamo chiesto all’Azienda di sollecitare un impegno straordinario da parte della Giunta e dell’Assessore, ma fino a che non si presenta il Bilancio preventivo 2013, nemmeno a parlarne… In realtà la politica aziendale ci sembra allineata alle indicazioni assessorili.           

LA RIDUZIONE DEI COSTI E GLI ATTI UNILATERALI NELLA RISTRUTTAZIONE -RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE, LE PROPOSTE DI CAMBIAMENTO DEGLI ORARI DI LAVORO, IL MANCATO RIPRISTINO DEI BUONI PASTO, DELLA TARIFFAZIONE, DELL’INDENNITA’ TECNICO-PROFESSIONALE E DI ALCUNI IMPORTANTI ISTITUTI CONTRATTUALI, L’USO PERFINO DELLE CONTESTAZIONI DISCIPLINARI indicano chiaramente la strada intrapresa. Non ci dimentichiamo, che la nuova Direzione della FARMACAP, aveva previsto ben 13 milioni di euro per il sociale e un CONTRATTO DI SERVIZIO PER TUTTA L’AZIENDA, così come aveva proposto la riduzione della Telecompagnia alle sole giornate feriali e un sostanziale annullamento delle visite domiciliari.  Solo la lotta, la resistenza e la competenza e professionalità dei lavoratori e lavoratrici, come la perseveranza delle organizzazioni sindacali stanno permettendo oggi di mantenere i capisaldi del servizio sociale e di poter cominciare a recuperare utenza. Ma non basta! Qualsiasi IPOTESI di riorganizzazione aziendale va discussa e decisa con CRITERI CERTI E TRASPARENTI e vanno rafforzati tutti i servizi della Farmacap acquisendo nuova utenza, aprendo altre sedi farmaceutiche e favorendo una maggiore integrazione dei settori farmaceutico, sociale ed educativo. Non va trascurato l’aspetto della TUTELA DELLE CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA, che va di pari passo con quella del RILANCIO DELL’AZIENDA PUBBLICA E DELLA TUTELA DELLE CONDIZIONI SALARIALI, NORMATIVE E PARITARIE TRA COLORO CHE LAVORANO IN AZIENDA (rimangono ancora 4 CCNL applicati su 350 dipendenti in servizio), fatti che abbiamo già posto ufficialmente negli incontri sindacali del 14 e del 28 febbraio 2013.  Noi lottiamo e resistiamo OGGI per garantirci il futuro DOMANI, che potrà esserci solo sviluppando un nuovo ruolo della Farmacap nelle politiche socio-sanitarie ed educative di Roma, valorizzando lo straordinario patrimonio delle sue 43 farmacie, affidandogli nuovi servizi che lo Statuto aziendale prevede e soprattutto dando il giusto riconoscimento alla professionalità del suo personale, che per l’elevata percentuale di occupazione femminile e varietà delle qualifiche presenti, rappresenta un’eccellenza del Comune di Roma.  In sostanza va fatto quello che questa Giunta non ha nemmeno preso in considerazione per 5 anni (anzi ha costruito “doppioni” sugli stessi servizi erogati dalla Farmacap nel settore socio assistenziale) e quelle precedenti non hanno fatto. Nella fase attuale, la nostra iniziativa pubblica riprende. 

ASSEMBLEA e PRESIDIO sotto la sede della Farmacap in via OSTIENSE 131/L MERCOLEDI’ 20 MARZO 2013 DALLE 12 ALLE 15 (assemblea sindacale retribuita dalle 12 alle 14, ai sensi art. 20 Legge 300/70)

Comunicato: GRAZIE, CGIL!!

Siamo venuti a conoscenza, della comunicazione che la Filt Cgil ha inviato alla Cooperativa Italiana Servizi e alla TNT, nella quale si minaccia “il blocco delle attività”...

L’unico effetto che finora ha ottenuto questa comunicazione della Cgil del 27 Marzo 2013, è che dal 28 marzo 2013, l’orario di inizio del lavoro è stato spostato dalle 7.30 alle 9.00…

In concreto significa l’aumento di fatto del carico di lavoro e il ritorno più tardi, significa per chi di noi lavora, uscire di casa alla stessa ora , per iniziare il lavoro più tardi e di conseguenza finire più tardi…

Per noi dell’UNIONE SINDACALE ITALIANA USI (che non è un “sindacato anarchico”, ma una confederazione sindacale autorganizzata di lavoratori, fondata nel 1912…), è importante ottenere il giusto salario, le condizioni decenti di orario di lavoro, la piena tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, la solidarietà tra lavoratori e lavoratrici.

Presto faremo una riunione con i dipendenti della cooperativa, stiamo verificando buste paga, e condizioni di lavoro (ferie, permessi, 13° e 14°…), il percorso organizzato messo in piedi anche in questa cooperativa (dove ci siamo ufficialmente costituiti da circa una settimana…), è come sempre trasparente, concreto e sulla base dei fatti, NON DELLE PROMESSE…

Segreteria intercategoriale e sezione sindacale USI Coop. Italiana Servizi

 

 

domenica 3 marzo 2013

THYSSENKRUPP: NESSUNA GIUSTIZIA NESSUNA PACE

RICEVIAMO E INOLTRIAMO, PER DIFFUSIONE, PUBBLICAZIONE E DIVULGAZIONE, GRAZIE
AI FAMILIARI DELLE VITTIME, AI LAVORATORI EX THYSSENKURPP, ALL'ASSOCIAZIONE LEGAMI D'ACCIAIO LA
NOSTRA UMANA E MILITANTE VICINANZA E SOLIDARIETA', COME A TUTTE LE VITTIME SUL LAVORO E DA LAVORO,
CHE CI SPINGONO E CI DANNO MOTIVAZIONE PER PROSEGUIRE LE NOSTRE INIZIATIVE.
COMITATO 5 APRILE DI ROMA SNODO LOCALE DELLA RETE NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SUI TERRITORI.
ORA E SEMPRE RESISTENZA. Segue comunicato.  

PROCESSO D'APPELLO THYSSENKRUPP
nessuna giustizia, nessuna pace
Dopo 5 anni dalla strage l'ennesima doccia fredda per i familiari delle vittime e gli ex lavoratori nel processo ThyssenKrupp: derubricato il reato più grave (per l'ad H. Espenhahn l'omicidio volontario diventa colposo), ridotte significativamente le pene per tutti gli altri imputati e concesso anche il dissequestro della Linea 5. Giustamente i familiari hanno occupato l'aula per ore e non sono mancati attacchi al ViceSindaco T. Dealessandri, contestato per il ruolo avuto dal Comune nella vicenda: ritiro dal processo d'Appello (in cambio di un lauto risarcimento) e soprattutto la ricollocazione di decine di ex lavoratori TK nelle municipalizzate del Comune che però, in cambio di un posto di lavoro, sono stati costretti a rinunciare alla costituzione di Parte Civile alimentando così la divisione tra i lavoratori. Una sentenza della giustizia padronale per salvare gli unici responsabili di quelle morti atroci, in una giornata funestata dall'ennesimo lavoratore morto nello stabilimento ILVA di Taranto.
Rinnoviamo ancora una volta la nostra solidarietà e vicinanza ai familiari dei nostri 7 compagni di lavoro e alle famiglie di tutti i morti sul lavoro in questo Paese.
Questa sentenza infanga la loro memoria, quella dei loro familiari, la dignità stessa del lavoro e li uccide nuovamente, aprendo pericolosamente la strada dell'impunità per i loro assassini. Anche il responsabile della sicurezza C. Cafueri, che non dimentichiamo ha indotto (e per questo è indagato in un processo a parte) alla falsa testimonianza numerosi testimoni della difesa, ha visto ridotta la sua pena dopo aver piagnucolato ignobilmente dinnanzi alla Corte. Ci chiediamo con quali considerazioni gli siano state riconosciute le attenuanti!? Probabilmente per i servigi ben svolti per il suo padrone...
Come era prevedibile le richieste di pena “esemplari”, il processo “storico”, “una nuova pagina della giurisprudenza del lavoro”, sono serviti solo a contenere in parte la rabbia e lo sdegno dei familiari, degli operai e della società civile. Questa vicenda ci insegna che la giustizia italiana adotta due pesi e due misure e che la vita dei lavoratori vale meno di zero. Per questo non bisogna accordare nessuna fiducia alla legalità borghese!
Le “condanne” inflitte in primo grado sono arrivate non per la lungimiranza della giustizia ma per la puntuale e sollecita mobilitazione popolare che ha spinto in tal senso il pronunciamento della Corte. Per gli operai é difficile oggi organizzarsi e rispondere in maniera adeguata agli attacchi dei padroni e dei loro lacchè. Vengono infatti promosse a piene mani rassegnazione e sfiducia nei propri mezzi e nelle proprie risorse.
Oggi più che mai, all'indomani di questa vergognosa sentenza, sentiamo la responsabilità di chi ha affrontato una vera e propria “guerra” contro l'ingiustizia e forse non ha combattuto con tutte le armi a propria disposizione. Ma sappiamo di possederne una formidabile: la solidarietà.
Questa vicenda ci insegna che dobbiamo organizzarci meglio e con maggiore determinazione, senza abbassare mai la guardia. Continuare oggi a combattere per i nostri 7 compagni di lavoro della TK, per i morti all'ILVA, per i morti da amianto all'Eternit, per avere giustizia e sapere la verità per la strage di Viareggio e per tutti i morti nei cantieri, sulle strade e nelle fabbriche nel Nord e nel Sud d'Italia significa pretendere che venga riconosciuta la dignità del lavoro (sancita dalla Costituzione) per noi stessi e per le generazioni future, per i nostri figli.
Non ci siamo costituiti nel processo per un tornaconto personale ma per pretendere verità e giustizia in una delle peggiori vicende riguardanti i morti sul lavoro nel nostro Paese degli ultimi trent'anni.
Il Comune ha perpetrato nei confronti di alcuni lavoratori costituiti Parte Civile un atteggiamento vergognoso e discriminatorio, promettendo una ricollocazione mai avvenuta. Fassino ha promesso di sanare questa ingiustizia incontrando gli ultimi lavoratori in mobilità il 30 giugno 2011 e garantendo il proprio impegno nella ricollocazione. Ovviamente solo promesse, come quella ai tempi della campagna elettorale della Gran Torino Capitale del Lavoro...
Vigileremo su cosa verrà fatto dei soldi ottenuti come risarcimento dagli Enti locali, sulle modalità di riqualificazione delle ex aree Thyssen e su chi graveranno gli oneri della bonifica: alla TK o ai cittadini torinesi? Conoscendo Fassino e la sua politica prepariamoci! Non dobbiamo aprire noi lavoratori di nuovo le tasche come abbiamo già fatto con il suo degno predecessore Chiamparino in occasione delle Olimpiadi 2006 e per l'ostensione della sindone (per i quali il Comune di Torino è il più indebitato d'Italia e oggi si tagliano e privatizzano i servizi), o per le spese di militarizzazione della Val Susa per la costruzione della Tav.
La nostra non è solo una lotta per la sicurezza nei luoghi di lavoro, per un lavoro sicuro e dignitoso. E' la lotta per affermare il nuovo che avanza, la costruzione di una nuova società.
Il nuovo assetto politico in Piemonte e in tutto il Paese vede un notevole avanzamento di consensi del M5S. I denigratori lo definiscono un non-voto, un voto antipolitico.
Noi guardiamo il risultato di queste elezioni come un segnale del cambiamento sentito e voluto da una buona parte degli italiani: rompere quel meccanismo di concertazione tipico di una classe politica vecchia e corrotta che ha fatto di inciuci, corruzione, clientelismo e promesse mai mantenute il solo e unico modo di intendere la politica. Il M5S, pur con le proprie contraddizioni, ha la possibilità di cambiare da “dentro”, ma anche fuori dai palazzi del potere, nelle piazze, questo sistema ormai in sfacelo che ci ha condotti sin qui, nella peggiore crisi economica, sociale e culturale dal Dopoguerra ad oggi. Ma soprattutto ha l'occasione di mettere al centro della propria agenda politica l'unica misura necessaria per ricostruire il Paese: il lavoro, utile e dignitoso per tutti.
Non saranno certo i Bersani, i Fassino, i Monti, la BCE o la Goldman Sachs a risolvere questa crisi! Dicono di volerlo fare ma non sanno come e nemmeno vogliono. Solo noi cittadini e lavoratori possiamo e dobbiamo essere protagonisti del cambiamento già in atto, che trasformerà questa società gestita da pochi a scapito di molti in una società nuova in cui sia riconosciuta la dignità del lavoro ed ognuno lavori secondo le proprie possibilità ed abbia secondo le proprie necessità. Una società che stiamo già costruendo sulle macerie di questo sistema economico, basato sul profitto e sullo sfruttamento, ormai in declino.

"...il capitale non ha riguardo per la salute

e per la durata della vita dell'operaio,

quando non sia costretto a tali riguardi dalla società"

(Karl Marx)

Torino, 1 marzo 2013                                                                                 Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino

un'altra morte all'Iva!

Questa mattina alle 4.40  Ciro Moccia di 42 anni  operaio Ilva manutentore è
morto alla batteria 9 della cokeria una di quelle in corso di verifica per
messa a norma e un altro operaio di 46 anni Antonio Liddi di una ditta dell'appalto
Emmerre è gravemente ferito. In questa fabbrica la morte non si ferma mai,
3 operai morti nel breve arco di pochi mesi, sospese tutte le attività nello stabilimento
Le componenti della RETE NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO E SUI TERRITORI, si unisce al dolore
della famiglia e dei compagni di lavoro e invita tutte le organizzazioni sindacali allo sciopero immediato di 24 ore, già in atto da
slai cobas per il sindacato di classe taranto e da Usb.
APPELLO PER MANIFESTAZIONE NAZIONALE A TARANTO IL 22 MARZO
 22 MARZO 2013 manifestazione nazionale a taranto

Dall'ILVA e al quartiere Tamburi di taranto ore 13.30 direzione ilva

la rete nazionale per la sicurezza e salute in fabbrica e sul territorio
come già annunciato nell'assemblea nazionale del 7 dicembre a Taranto e
trovato conferma negli incontri e assemblee che si sono tenuti e si vanno
tenendo in vaier parti in Italia promuove una iniziativa nazionale all'ilva di taranto e al quartiere tamburi per venerdì 22 marzo
per la difesa del lavoro e della salute in fabbrica e il territorio a
all'ilva come in tutte le fabbriche e i siti inquinanti, a Taranto come in
tutte le città in lotta contro la devastazione ambientale e territoriale,
contro padron riva, il governo dei padroni e lo stato dei padroni
non si tratta di un corteo di sabato, non ci interessa un corteo nel centro
della città (come già fatto ad aprile del 2008 dalla stessa Rete nazionale), ma quello che la RETE organizza in un giorno normale in cui gli operai sono
in fabbrica e saranno chiamati ad aaderire in massa all'iniziativa è un
'assedio politico-sociale' alla direzione ilva e incontro di massa con gli
operai Ilva che comincerà alle 13.30 dalla Direzione ilva e toccherà le
portinerie A e D e  alle 16.30-17 l'iniziativa si trasferirà -. anche qui in un pomeriggio-sera
normale - ai tamburi nella zona più inquinata della città al Cimitero di san
brunone, nel cui piazzale si terrà un saluto agli operai e i cittadini morti sul lavoro da lavoro e inquinamento e un incontro con i lavoratori
cimiteriali in lotta per poi trasferirsi in una grande assemblea sempre ai
tamburi dove potranno intervenire tutte le realtà partecipanti, operai,
famigliari, organismi precari e disoccupati avvocati, ispettori, medici, rls
impegnati su questo fronte dalla Thissen Eternit, a paderno Dugnano, da
Marghera a Ravenna, da Napoli a Palermo, da Roma a Genova, a Milano come in Friuli. 
Alla manifestazione sono invitate delegazioni di tutte le città, di
fabbriche e territori, senza discriminazione alcuna e con le loro bandiere e parole d'ordine, sia politiche che sindacali e sociali.
Tutti-e gli interessati-e, avranno la possibilità di intervenire e potranno portare le loro proposte agli operai ilva e agli
incontri con i proletari del quartiere.
Chiamiamo tutti ad aderire in mille forme alla iniziativa promossa e
organizzata dalla Rete - di tutte le adesioni sarà data comunicazione e
inserite nella lista- sin da ora, fino al giorno della manifestazione tutti possono richiederci volantini e locandinedella rete per circolazione,diffusione, affissioni, possono chiederci dossier e documenti su ilva e taranto e sulle altre
realtà della Rete tutti possono realizzare loro volantini e locandine di adesione e sostegno all'iniziativa
info
bastamortesullavoro@gmail.com
mailinglist bastamortesullavoro@domeus.it
blog http://bastamortesullavoro.blogspot.com

tel. 347-1102638 (riferimento per rete Taranto)
non siamo su facebook e twitter, anche se invitiamo tutti a pubblicizzare l'iniziativa
26 febbraio 2013

Biblioteche di Roma: comunicato RSU

COMUNICATO SINDACALE UNITARIO
DI R.S.U. E OO.SS. DELL’IST. BIBLIOTECHE DI ROMA


Roma, 26 Febbraio 2013


     Care/i colleghe/i,
       Essendo venuti oggi a conoscenza di una comunicazione verbale della Direzione alle P.O. delle ACT – ne abbiamo avuto conferma telefonando nel pomeriggio all’ufficio di segreteria – che ha dato loro indicazione di informare le biblioteche interessate di una ulteriore proroga (senza scadenza) del progetto di “produttività speciale” 2012, facciamo presente che:
1)     Essendo previsto da oltre un mese, d’intesa  tra direzione e sindacati, un incontro entro la fine di Febbraio per definire e firmare l’accordo sul salario accessorio 2013, comprensivo del progetto di “produttività speciale”, scaduto il 31.12.2012; ed avendo noi richiesto ufficialmente, in data 25.02.2013, la convocazione urgente del suddetto incontro; ci stupiamo dell’iniziativa della Direzione, che non condividiamo in quanto unilaterale e in contraddizione con lo spirito di reciproca collaborazione mantenuto finora.
2)     La modalità irrituale della comunicazione presenta a nostro avviso un profilo di irregolarità, poiché: A) la circolare che prorogava la “produttività speciale” fino al 28 febbraio, non è stata seguita da una nuova circolare che disponga una seconda proroga;  B) la mancanza di una disposizione scritta potrebbe pregiudicare il pagamento del lavoro del personale in orario straordinario;  C) la mancanza di una comunicazione scritta di autorizzazione dell’apertura delle sedi al di fuori dell’orario normale, creerebbe notevoli problemi assicurativi in caso di eventuali danni a persone o cose all’interno delle biblioteche.
3)     In conclusione, per i motivi sopra esposti consigliamo le/i colleghe/i interessate/i di non proseguire il lavoro extra-orario previsto dal progetto di “produttività speciale” oltre il 28 febbraio, o comunque fino a quando la Direzione non trasmetterà una nuova, specifica circolare. Auspichiamo, per altro, che si proceda invece secondo quanto già convenuto tra le parti, ovvero che l’eventuale nuovo progetto di “produttività speciale” sia contenuto nell’accordo sindacale sul salario accessorio 2013, che speriamo di poter firmare molto presto.
                  Buona serata e a risentirci.
                                         

            CGIL-FP   Fabio Moscovini                                              RSU-CISL   Antonio Trimarco 
            UIL-FPL   Pietro Costabile                                               RSU-USI     Giorgio Salerno                             
            DICCAP     Piera Costantino                                             RSU-USI     Carla Salustri                               
                                Massimiliano De Paolis

Regione: lettera sindacale congiunta USI e CUB

UNIONE SINDACALE ITALIANA USI fondata nel 1912
Segreteria prov. intercategoriale della fed. di Roma e Rsa USI Ait Soc Coop Sociale Pegaso
LARGO VERATTI 25 00146 Roma Fax 06/77201444 Tel. 06/70451981 e mail: usiait1@virgilio.it
                                             CUB Confederazione Unitaria di Base - Via Cavour 101 Roma Tel. 06 48029250 fax 06 4828857
 e mail cubregionalazio@gmail.com
Roma 25 FEBBRAIO 2013
Al Segretario Generale p.t. IPAB ISMA – Istituti di S. Maria in Aquiro Avv. Maria Capozza
Fax sede operativa 06 6789497 e Ufficio Relazioni sindacali fax 06 6789497
Al Presidente p.t. Soc. Coop Sociale Pegaso Dott. Rossi fax  06 4461141
p.c. Segreteria Assessorato alle Pol. Sociali (Dott. SOLFANELLI) 06 70454112 06 77207587
p.c. Al Direttore del Dipartimento XIV (ex V) Dott. SCOZZAFAVA fax 06 67105285 – 77254798
OGGETTO: Segnalazione su APPLICAZIONE DISPOSIZIONI CCNL (Coop Sociali art. 37) IN CASO DI CAMBI DI GESTIONE E CAMBI DI APPALTO, con Ente affidatario IPAB ISMA, Ente Committente Comune di Roma Capitale, enti gestori-affidatari, con rispetto regole per continuità condizioni di lavoro (salariali, contratti e monte ore, rispetto costo del lavoro) e continuità del servizio (con utilizzo personale utilizzato da società uscenti in quelle subentranti, senza disparità di trattamento o decurtazioni di orario e di salario).
CASO DEL CENTRO DIURNO ALZHEIMER DI VIA ISOLA MADRE 15 (IV MUNICIPIO), CON RICHIESTA PARTECIPAZIONE A NUOVA CONVOCAZIONE PRESSO DTL DI ROMA PER IL 28 FEBBRAIO 2013, ORE 10 PALAZZINA D piano terra Stanza 4 Via M. Brighenti 23, per cambio di gestione-appalto e rispetto regole e procedure contrattuali (anche per appalti affidamenti e convenzioni su servizi comunali, ai sensi D.C.C. 135/2000 e 259/2005).
La scrivente   Unione Sindacale Italiana USI (legalmente costituita e presente con propria Rsa  interna Valerio Pedreschi presso la struttura del Centro Diurno Alzheimer di Via Isola Madre 15, già affidato a Soc. coop. soc. PEGASO e già firmataria di accordo ex art. 37 e congiuntamente alla Cub Confederazione Unitaria di Base (referenti territoriali Domi Sonnante e Robinson Massaccesi), segnalano quanto indicato nell’oggetto della presente nota, sia in generale per il rispetto nei cambi di gestione –appalto e affidamenti con Ente affidatario IPAB ISMA, di quanto è previsto dal CCNL (art. 37) e del rispetto su idonee e sufficienti condizioni lavorative, salariali, di monte ore e regime contrattuale, sia per la continuità del servizio e del personale utilizzato, per evitare disagi all’utenza e a chi ci lavora per garantire servizi e continuità del servizio, evitando decurtazioni orarie e salariali.
SI SEGNALA COME CASO QUELLO DEL CENTRO DIURNO ALZHEIMER DI VIA ISOLA MADRE 15, sul territorio del IV Municipio, che ha affidamento in scadenza a fine mese e NUOVA CONVOCAZIONE PRESSO DTL DI ROMA PER IL 28 FEBBRAIO 2013, ORE 10 PALAZZINA D piano terra Stanza 4 Via M. Brighenti 23 (con nota a firme del Direttore della DTL Dott. Marco Esposito), CONVOCAZION E IN MERITO ALLA QUALE SI RICHIEDE ESPRESSAMENTE LA PRESENZA SIA DELLA SOC. USCENTE SIA DELL’ENTE AFFIDATARIO IPAB ISMA e se opportuno, dello stesso Ente Committente Comune di Roma Capitale, proprio per rispettare regole e procedure ed evitare che in casi precedenti, che si auspica restino l’eccezione, in caso di subentri il personale si trovi in condizioni di riduzione del monte ore e del salario, con peggioramento delle condizioni di servizio da garantire all’utenza.
Si resta in attesa di riscontro e attenzione da parte dei soggetti Committenti del Comune di Roma Capitale, nonché una maggiore attenzione da parte dei soggetti affidatari pubblici (IPAB ISMA) nel caso di specie.
Per contatti per le vie brevi è possibile contattare il numero cell. 339 5001537 (Prof. Giuseppe Martelli segretario intercategoriale USI) e Domi Sonnante per la Cub (cell. 349 4951243).
Si ringrazia per l’attenzione e in attesa di riposta sulla procedura attivata, si porgono distinti saluti.
Per la UNIONE SINDACALE ITALIANA e la Rsa interna  - Prof. Giuseppe Martelli
Per la CUB – Domi Sonnante

COMITATO OPERAIO AUTORGANIZZATO/USI

COSTITUITO SU INIZIATIVA AUTORGANIZZATA, IL COMITATO OPERAIO E DI LAVORATORI CASSAINTEGRATI ALLA SOCIETA' KIOSEY DI POMEZIA (RM), SETTORE GRAFICI INDUSTRIALI, CHE HA DECISO DI ADERIRE ALLA STORICA CONFEDERAZIONE UNIONE SINDACALE ITALIANA.

La Kiosey, società grafica industriale, ha avuto tra i suoi committenti anche il Comune di Roma Capitale - Affissioni e Pubblicità e attualmente ha deciso di mettere gli operai rimasti in organico, una trentina in Cassa Integrazione Guadagni ordinaria, con un accordo poi firmato dalla Cgil che, anche per i consigli dati agli operai dall'Unione Sindacale Italiana tramite i suoi punti infolavoro e diritti sul territorio romano, è stato più volte corretto per "errori", mancanza di criteri di legge, sviste varie...Da qui la scelta degli operai e dei cassaintegrati, di fare un passaggio di
autorganizzazione, costituendo un COMITATO OPERAIO E DI LAVORATORI CASSAINTEGRATI ADERENTE ALL'UNIONE SINDACALE ITALIANA.
Nei mesi precedenti, alcuni degli operai si erano rivolti allo sportello-punto infolavoro e diritti di Piazza Gaetano Mosca 50, in XV Municipio, per avere assistenza sul mancato pagamento di alcune mensilità di stipendi arretrati e di quote di Tfr maturate e accantonate, che con intervento prima del sindacato intercategoriale USI e poi con azioni tramite avvocati di fiducia, con decreti ingiuntivi per ottenere il materiale pagamento delle retribuzioni arretrate, interventi che hanno avuto esito positivo. Poi una volta effettuato il passaggio autorizzato all'INPS di Pomezia della CIG ordinaria, con contestazione alla scelta della Cgil di non dare informazioni nè il testo dell'accordo sottoscritto agli operai, la scelta di fare una struttura autorganizzata che ha chiesto di aderire all'Usi, in virtù degli interventi efficaci (e senza chiedere le classiche... contropartite dei sindacati in questi casi),  ottenuti nei mesi precedenti a favore di alcuni di loro, con federazione anche all'Associazione USICONS, allo scopo di intervenire a tutto campo sulle varie implicazioni e aspetti della CIG ordinaria, le eventuali proroghe o i passaggi ulteriori di ammortizzatori sociali, per evitare che si facciano con la compiacenza di qualche sindacalista locale o con una insufficiente attività di vigilanza, delle porcate ai danni degli operai.
La società Kiosey, a Pomezia, rischia di chiudere prima o poi i battenti, ma gli operai del comitato non sono intenzionati a farsi "liquidare" senza aver verificato la regolarità dei percorsi messi in piedi e senza ottenere tutto quello che a loro spetta, anche per la non più giovane età di molti di loro.

L'AUTORGANIZZAZIONE E' UNA PRATICA, L'UNIONE SINDACALE ITALIANA PROVA A FARLA PRATICARE ANCHE IN QUESTE SITUAZIONI DI AZIENDE UNA VOLTA COMPETITIVE E PRODUTTIVE E CHE ORA, ANCHE PER EFFETTO DELLA CRISI, RISCHIANO DI SPARIRE...sulla pelle di chi ci ha lavorato.

Segreteria Provinciale Intercategoriale USI - e mail usiait1@virgilio.it, sito nazionale www.usiait.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com
archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com, giornale LOTTA DI CLASSE www.lottadiclasse.info

Resoconto assemblea/presidio all'Assessorato Politiche Sociali (Roma)

RESOCONTO ASSEMBLEA PRESIDIO ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI COMUNE ROMA CAPITALE DEL 12 FEBBRAIO 2013

Si è svolto ieri, il presidio e assemblea dei lavoratori e lavoratrici dell'Azienda speciale comunale Farmacap e di servizi sociali, all'Assessorato e Dipartimento Politiche Sociali del Comune di Roma Capitale. Presenti in media circa 50 lavoratrici e lavoratori che si sono alternati nella mattinata, tra interventi al microfono e fischietti che hanno vivacizzato l'iniziativa, promossa e organizzata dalla struttura dell'Unione Sindacale Italiana, con Rsa e Rls interna della Farmacap, da Filcams Cgil e Fisascat Cisl e con adesione della Uiltucs.
Al presidio assemblea sono stati presenti i consiglieri regionali (uscenti) Ivano  Peduzzi (Prc), Luigi Nieri (SeL), Fabio Nobile (PdCI- Fds), i consiglieri comunali Daniele Ozzimo (PD) e Gemma Azuni (SeL), il consigliere municipale del XVII Giovanni Barbera (Prc) e ha mandato il suo saluto Clauido Ortale (Prc Rivoluzione Civile), impegnato in concomitanza nella seduta del Consiglio Municipale di Roma XIX.
Strscioni di lavoratori e lavoratrici della Farmacap, dell'Usi, bandiere  e maschere con la scritta (Belviso...cattivo gioco, ieri era pur sempre martedì grasso...
ogni scherzo vale), hanno incorniciato le vicinanze dell'edificio dell'Assessorato.
Una delegazione composta da delegati e delegate Cgil, USI e Fisascat Cisl  accompagnati dai consiglieri Ozzimo e Azuni,  ha avuto un colloquio alla presenza del Presidente della Commisssione Consiliare Politiche Sociali Tredicine e del Direttore generale della Farmacap, al termine del quale è stato deciso che le parti interessate anche con la presenza di dirigenti del Comune, saranno formalmente convocati
in Commissione per venerdì 15 febbraio alle 10, mentre nella giornata del 14 ci saranno i programmati incontri in sede aziendale con le rappresentanze sindacali. Nel corso dell'assemblea presidio, sono stati effettuati interventi tra i quali quelli dei delegati USI, nei quali sono state sollecitate la stipula del CONTRATTO DI SERVIZIO tra Farmacap e Comune, il piano di rilancio aziendale e le altre situazioni sulle quali il confronto sindacale interno e la seduta della Commisssione, sono buone occasioni per sbloccare una vertenza che rischia di trascinarsi per molto tempo, peggiorando qualità del servizio alla cittadinanza e le condizioni lavorative dei circa 350 dipendenti dell'azienda, oltre a segnalare quanto sta succedendo a Roma nel complesso e variegato terzo settore e dei servizi affidati all'esterno, di seguito il comunicato che è stato distribuito nel corso dell'iniziativa, come parte integrante del resoconto.