giovedì 20 dicembre 2012

W la pappa col po-po-pomodoro ...

ASSEMBLEA W LA PAPPA COL POMODORO

Il 6 dicembre 2012 si è tenuta alla Casa del Parco in via Prenestina 175 a Roma la prima assemblea cittadina per contrastare il nuovo bando per la ristorazione delle mense scolastiche del Comune di Roma.
I numerosi e documentati interventi di genitori e tecnici hanno messo in risalto i molteplici aspetti critici e contraddittori del nuovo bando quinquennale che, letti nel loro insieme, configurano questo come una vera e propria truffa ai danni dei cittadini, con una ricaduta negativa sulla salute dei bambini e delle bambine – più di 140.000 - che assumono oltre il 50% del proprio fabbisogno nutrizionale nelle scuole della nostra città.
L’amministrazione capitolina fa fare un preoccupante passo indietro alle condizioni di questo importante servizio, cancellando gran parte delle conquiste ottenute negli ultimi anni e riconosciute a livello internazionale.
È un chiaro esempio di malamministrazione: aumentano i costi per i cittadini e per il bilancio comunale in cambio di un peggioramento qualitativo del servizio. In particolare denunciamo:

üpeggiora la qualità reale del cibo attraverso l’eliminazione di alimenti biologici caratterizzanti la dieta mediterranea e largamente utilizzati quali pasta, olio d’oliva e pomodori;

üil  “km 0”, che in realtà si allunga fino al “km 300”, è inspiegabilmente messo in alternativa al biologico e alla qualità, vanificando i possibili effetti positivi di una tale scelta.

üsi cancella il preesistente obbligo per le ditte aggiudicatarie di operare investimenti nell’edilizia scolastica, che rappresentava un significativo beneficio per la collettività;

üsi dà centralità a costosissimi controlli burocratici e logistici di dubbia efficacia solo formale;

üsi aumenta per questo il costo dei pasti mettendo in condizioni di non poter pagare un gran numero di famiglie già taglieggiate dalla crisi economica (ricordiamo che il prezzo del pasto è per più del 50% determinato da trasporto, logistica, organizzazione e burocrazia, aspetti facilmente asservibili a interessi particolari, mentre la qualità del cibo e l’educazione alimentare non sono più l’aspetto determinante le scelte del servizio di ristorazione)

üpenalizza in particolare le scuole con le mense in autogestione con il chiaro obiettivo di sottrarre loro l’autonomia gestionale;

üsi elimina dalle scuole l’educazione alimentare, peraltro scarsamente realizzata finora, opportunità formativa indispensabile per bambini ed educatori.

Il bando per ristorazione scolastica, con i suoi 440 milioni di euro, è di importanza primaria nel bilancio comunale ma, invece di coinvolgere tutti i soggetti direttamente interessati (primi fra tutti i genitori), è stato emanato senza alcuna partecipazione dei cittadini e delle scuole ed è stato trasformato nell’ennesima occasione di speculazione.
Non possiamo restare inerti nel veder messa a rischio la salute dei nostri figli da amministratori incompetenti ed attenti solo agli interessi di potenti soggetti economici.
Per contrastare questo bando si è costituito una struttura di base, completamente autogestita, autonomo da qualsiasi forza politica: un Osservatorio popolare sull’alimentazione dei bambini e delle bambine che ha come piattaforma:

üritiro del bando attualmente aperto: un provvedimento di autotutela per evitare l’accusa di danno erariale a causa di un peggioramento del servizio a fronte di maggiori costi per l’Ente

üproroga del vecchio bando

ü  avvio di un percorso partecipato nel quale i cittadini concorrano con potere decisionale (e non solo consultivo) all’elaborazione di un nuovo bando con relativo capitolato tutelando la qualità dei cibi e rispettando i principi di una sana alimentazione nella stesura dei menu

ü  possibilità per gli AEC (assistenti educatori dei bambini con disabilità) di consumare il pasto in mensa, perché questo è un importante momento educativo in cui i bambini non vanno lasciati soli

Invitiamo tutte le scuole, i comitati genitori, le commissioni mensa a collegarsi con l’Osservatorio per costruire insieme le prossime iniziative che saranno:

Ø  una raccolta di firme su una PETIZIONE da consegnare per Natale al sindaco Alemanno

Ø  una MANIFESTAZIONE pubblica in Campidoglio per ribadire le nostre ragioni

Ø  un incontro con l’assessore De Palo

Ø  un’ASSEMBLEA CITTADINA da definirsi, ove discutere una proposta di lotta forte emersa nel dibattito: l’AUTORIDUZIONE DELLA RETTA da pagare al Comune per i pasti consumati dai bambini

Roma, 7 dicembre 2012
Per contatti ed informazioni:
tel. 3493997257 – 3391662813 – 3382408963 – 3406410438     mail: osservalimentare@tiscali.it

mercoledì 19 dicembre 2012

Zétema: RSU USI

Gentile dr. Ruberti, dopo aver ri letto anche la comunicazione che ci ha gentilmente inoltrato a firma del dr. Broccoli (successiva a questa a cui rispondo), La prego di condividere con la RSU, i criteri del "protocollo" citato dal dr. Broccoli, relativo l'installazione Big Bambù. Ritengo che sia stata accettata con troppa superficialità la possibilità di considerare la postazione a 25 metri come una postazione "normale". Questo, anche alla luce delle informazioni on line relative tale mostra in cui si parla di "liberatoria" per i visitatori che devono usufruire dell'installazione. Per i custodi Zètema, invece, non è stato previsto nulla di smile ma dato tutto per scontato. Non è stata fatta una verifica preventiva del personale coinvolto: non si sono prese in considerazione situazioni di disagio, legate a singole patologie riconducibili a vertigini, stati di ansia o altro, che possono insorgere anche nelle due ore che l'azienda ha calcolato per questa postazione. Non è stato fatto alcun incontro con la RSU per eventuali allargamenti dell'indennità di disagio o verifica delle divise attuali per una postazione a 25 metri, aperta anche la sera, in questi giorni di temperature rigidissime. Questo è l'ennesimo caso in cui l'Azienda ritiene di poter utilizzare i propri lavoratori secondo i desiderata di questo o quell'artista, Ente, Istituzione, dimenticando che, innanzitutto deve essere rispettata la vita e la dignità dei lavoratori coinvolti e tutelati dal CCNL Federculture, in primis, dall'accordo integrativo in subordine, ma soprattutto dal Decreto 81/2008 che sicuramente stigmatizza come situazioni di questo tipo debbano essere preventivamente analizzate e valutate onde ridurre al minimo i rischi per i lavoratori coinvolti. Richiedo pertanto un confronto urgente della RSU, con l'RSPP Vito Ambriola e con il dr, Guidi di cui non mi sono ancora chiare le funzioni ma di cui, ieri, ain sede di tavolo RSU, mi sono state ribadite in merito al "servizio prevenzione e sicurezza". Attendo celere riscontro, porgo cordiali saluti. Serenetta Monti (RSU/USI)

Comitato Lavoratrici Biblioteca Comunale Quarticciolo

COMUNICATO STAMPA Roma 12 Dicembre 2012

Risposta del Comitato Lavoratrici del Teatro Biblioteca Quarticciolo

al bando di Zètema per la nuova gestione dei Teatri di Cintura

In occasione del quinto compleanno del Teatro Biblioteca Quarticciolo, inaugurato il 12 dicembre 2007, le lavoratrici del Teatro, costituitesi già a luglio scorso “Comitato di difesa del posto di lavoro”, esprimono preoccupazione per il futuro dello spazio e del proprio impiego.
Condividiamo la preoccupazione generale di chi frequenta questo Teatro e anche di altre realtà culturali della città, che nutrono forti perplessità sulla valenza e la chiarezza del bando per l’affidamento in concessione della programmazione sia dal punto di vista culturale che organizzativo ed economico dei teatri Biblioteca Quarticciolo e Tor Bella Monaca pubblicato il 3 dicembre scorso, e anche sulla modalità frettolosa con cui si vogliono dare in affidamento questi Teatri che dovrebbero invece essere trattati come luoghi preziosi in cui la cultura si crea insieme quotidianamente come bene comune con un continuo confronto e scambio.

Dopo vari incontri con l’Assessore Dino Gasperini, resta ancora un mistero come intenda gestire sia l’affidamento dello spazio sia la situazione di noi lavoratori.
A differenza di quanto era stato preannunciato nel punto d) nella delibera n. 177 del 19-06-12 che istituisce la ‘Casa dei teatri e della drammaturgia contemporanea’, dove si prevedeva “l’affidamento della gestione del sistema teatrale … alla Società Zètema Progetto Cultura S.r.l., comprese le relative dotazioni in uso dei beni ed eventuali contratti attualmente in corso”, nel bando all’articolo 14 del capitolato d’oneri si evince che il Concessionario proporrà lui stesso dei lavoratori per gli spazi, che non avranno alcun rapporto con Zétema, Roma Capitale e il Sistema, essendo essi alle esclusive dipendenze del Concessionario che le assume.

Non ci sentiamo tutelate in nessun modo, nonostante gli anni di lavoro trascorsi in questo teatro, durante i quali abbiamo svolto i nostri rispettivi ruoli con professionalità e dedizione, creando un vero rapporto con il pubblico e il territorio.

Non risultano nemmeno mantenute le promesse verbali fatte dallo stesso Assessore e ribadite in conferenza stampa venerdì 7 dicembre, che prevedono comunque soltanto un generico assorbimento del personale senza specificare in quali ruoli e dove dovremmo andare a lavorare.

Il Teatro Biblioteca Quarticciolo non è un nuovo spazio teatrale, ma una realtà che in questi cinque anni di gestione del Teatro di Roma ha visto formarsi intorno a sè un forte gruppo di persone che lo vivono e frequentano con proprie necessità e aspettative di cui nel bando non si fa riferimento.
Vogliamo quindi sottolineare come il bando non richieda un reale progetto culturale che risponda alle esigenze del territorio, ma fa solamente una gara al ribasso, senza tenere in considerazione ad esempio che la caratteristica specifica di questo Teatro è quella di essere attaccato a una biblioteca con cui ha un rapporto di collaborazione; di avere un forte rapporto con il territorio e le associazioni del VII Municipio che hanno delle proprie necessità e richieste di vivere lo spazio in modo partecipato, con le numerose scuole che basano la formazione culturale dei loro ragazzi sull’offerta teatrale a loro rivolta, con le numerose famiglie che partecipano con i loro figli alle attività proposte senza la necessità di arrivare in centro, con spettatori abituati a spettacoli di qualità.

Come Comitato lavoratrici del Teatro Biblioteca Quarticciolo, infine, ribadiamo le richieste fatte già a luglio scorso: la continuità lavorativa di chi ha lavorato con varie qualifiche e con professionalità in questi anni, nella prosecuzione delle attività del Teatro Biblioteca Quarticciolo; l’applicazione e l’inserimento della “clausola sociale” nel bando e nelle deliberazioni degli organismi competenti, per garantire l’utilizzo della forza lavoro già impiegata negli ultimi tre anni, evitando di sprecare professionalità e competenze già acquisite; l’impegno alla sottoscrizione di contratti di lavoro regolari, fino alla stabilizzazione di chi ha lavorato nel Teatro Biblioteca Quarticciolo.

Essendo quindi il bando completamente staccato dalla nostra realtà, che anzi con esso rischia di morire, invitiamo ancora una volta l’Assessore Dino Gasperini per un incontro pubblico qui al Teatro Biblioteca Quarticciolo affinché veda con i suoi occhi la struttura e possa incontrare i numerosi frequentatori dello spazio e confrontarsi con loro per capire le loro esigenze ancora una volta non ascoltate dalle Istituzioni e dalla Politica, auspicando una tempestiva rimodulazione del bando.

Comitato lavoratrici Teatro Biblioteca Quarticciolo

(Stefania Minciullo, Eva Seeber, Valentina Pirollo)

Consiglio Metropolitano XV Municipio.

CONSIGLIO METROPOLITANO ROMA XV MUNICIPIO

Sede di riferimento presso Usicons XV Municipio usicons.roma@gmail.com

e Associazione Sentieri di Liberazione Onlus

Piazza Gaetano Mosca 50 Roma fax 06 77201444 tel. 06 93578288

Unione Sindacale Italiana USI fondata nel 1912 e mail usiait1@virgilio.it

(Sportello infolavoro e diritti il giovedì dalle 18.30 alle 20, Piazza G. Mosca 50)


Avviso – per divulgazione e pubblicazione, grazie

PER I GENITORI DELLE SCUOLE COMUNALI DEL MUNICIPIO ROMA XV,

PER LA CITTADINANZA E LE ASSOCIAZIONI INTERESSATE, PER INSEGNANTI, NON DOCENTI

E LAVORATRICI DELLE MENSE DELLE SCUOLE E DEI SERVIZI EDUCATIVI DEL XV MUNICIPIO

Il giorno 20 Dicembre 2012, presso lo spazio di Piazza Gaetano Mosca 50, a partire dalle ore 18 (diciotto), è convocata Una RIUNIONE PROMOSSA DAL “CONSIGLIO METROPOLITANO DEL XV MUNICIPIO”, costituitosi a febbraio di quest’anno.

ORDINE DEL GIORNO: INIZIATIVE A SOSTEGNO DELL’OSSERVATORIO POPOLARE SULL’ALIMENTAZIONE DI BAMBINI E BAMBINE, formatosi dopo l’assemblea cittadina del 6 Dicembre e per contrastare il nuovo bando (la terza versione) per la RISTORAZIONE DELLE MENSE SCOLASTICHEDEL COMUNE DI ROMA CAPITALE e per applicazione dei punti di piattaforma decisi all’assemblea tenutasi alla Casa del Parco dell’ex SNIA VISCOSA.

AGGIORNAMENTO SU VERTENZE CITTADINE E NAZIONALI IN CORSO, ALLE QUALI SI E’ DATA ADESIONE O SOSTEGNO.

TUTTI E TUTTE SONO INVITATI-E A PARTECIPARE.

Resistenza Operaia: Lavorare meno, lavorate tutti!

Cari compagni e care compagne, è quasi inutile presentarci perché quasi tutti ormai ci conoscete, siamo qui in rappresentanza del comitato “Resistenza Operaia”, un comitato autonomo e spontaneo fatto di cittadini e operai Irisbus.
Ricordate la Irisbus?
È quella fabbrica situata in provincia di Avellino e che produceva autobus per il trasporto pubblico.
È davvero triste che dobbiamo usare il termine “produceva”, ma questa è la realtà e dobbiamo dire che la nostra fabbrica ora è chiusa per volontà della Fiat, della politica e dei governi che in questi anni si sono succeduti. Ebbene noi siamo già al secondo anno di cassa integrazione per chiusura dello stabilimento grazie, o meglio, a causa, di un balordo accordo sindacale che ha permesso a fiat di barattare 9 lettere di contestazione disciplinare con la chiusura e il licenziamento collettivo di 700 lavoratori.
Un accordo fatto passare anche per una finta consultazione operaia, perché nella nostra storia il sindacato non è mai riuscito, o non ha voluto dare una linea di lotta precisa da seguire e quindi, come spesso accade, si è fatta passare una “truffa” per consultazione democratica.
Comunque, nonostante tutto abbiamo deciso di non arrenderci e di continuare ad incalzare a proporre a lottare. Ma prescindendo dalla nostra individuale esperienza in questo anno e mezzo abbiamo imparato tante cose, abbiamo capito le finzioni, i raggiri, le contrattazioni su tavoli diversi: uno pubblico e partecipato e l’altro privato, nascosto, dove il compromesso e la voce della fiat fanno da padrone.
Abbiamo capito anche che però, nonostante la finta modernità gridata dai padroni noi facciamo parte di una categoria che può contare se unita, noi facciamo parte di una “classe” che può anche cambiare le sorti che ci hanno assegnato, che può ribaltare gli scenari e costruire un mondo più giusto dove l’equità sia a rialzo e non tesa alla mortificazione dei diritti e allo scontro inutile tra generazioni.
Facciamo parte di una “classe” e dobbiamo gridarlo forte e capirne il senso, senza avere paura di “muri” caduti (ovviamente mi riferisco al muro di Berlino) che pretendono di aver cancellato le parole sostituendole con altre che non sanno di niente, e che parlano una lingua che appartiene a troppi, ai lacchè, ai “benpensanti” ai poltronisti di professione meno che a noi.
Ecco perché come primo passo verso l’unità e il cambiamento dobbiamo riappropriarci dei nostri termini, delle nostre parole, della nostra lingua che parla di “padroni”, di “sfruttamento”, di “lotta”, di “classe” che sono gli unici termini progressisti, rivoluzionari e riformatori che oggi esistono.
Tutto il resto è vecchio e stantio e puzza di acido fenico.
E allora cominciamo a recuperare la struttura del nostro linguaggio dalle parole di qualcuno più colto di noi perché, forse, ci credeva di più e cominciamo a dire e a riflettere sulle parole di Antonio Gramsci che scriveva:“nella fabbrica ogni proletario è condotto a concepire se stesso come inseparabile dai suoi compagni di lavoro: potrebbe la materia informe accatastata nei magazzini circolare nel mondo come oggetto utile alla vita degli uomini in società, se un solo anello mancasse al sistema di lavoro nella produzione industriale?” e se l’operaio di una fabbrica, come dice Gramsci, è la cellula di un solo corpo allora vuol dire che per evitare amputazioni, per reagire al sopruso e allo sfruttamento è necessario legare una cellula all’altra, una fabbrica ad un’altra, una città ad un’altra e una nazione ad un’altra nazione, questa è la “classe” ed è quindi necessariamente nazionale ed internazionale e il suo fine è la lotta per l’emancipazione dal capitalismo industriale e finanziario
Non è più pensabile quindi che si continui a parlare di “competitività” anche da parte di qualche cosiddetto sindacato di lotta, perché dire che bisogna mantenere le fabbriche aperte puntando sulla competitività vuol dire salvarsi momentaneamente per affossare altri compagni, vuol dire offrire un palliativo nazionale ad una crisi che è mondiale, vuol dire che non si vuole lottare per la vera emancipazione e quindi contro il capitalismo di cui tanto si parla ma si vuole solo anestetizzare la forza lavoro che è mondiale e la cui vita dipende dalla salvezza collettiva degli sfruttati contro gli sfruttatori, altrimenti rischiamo di fare la fine del cane che si morde la coda perché ci sarà sempre qualcuno più competitivo di un altro.
E allora che fare? Unire le esperienze, studiare i modi e il sistema per reagire, è un lavoro duro e lungo, ma necessario e possiamo iniziare a mettere qualche tassello.
Possiamo ad esempio cominciare a dire che questa crisi è prodotta dal capitalismo e dai padroni, è una crisi di sistema per cui è il sistema che deve essere cambiato, poco conta il cambio di ministri se questo cambio non porterà un cambio di rotta, poco conta quale esecutivo avremo se chi si propone a guidare la macchina dice di voler continuare a nutrire con continue flebo questo mostro parassita e agonizzante che è lo spread, la finanza, le banche, il capitale.
C’è bisogno di eutanasia per questo sistema che altrimenti ucciderà noi.
C’è bisogno di un cambio di rotta, c’è bisogno dell’assalto ai granai perché non è più possibile sentire che il 90% della ricchezza è detenuto dal 10% della popolazione e a pagare siamo sempre e solo noi, operai, studenti disoccupati. Allora è inutile girarci attorno e parlare di altro, dobbiamo rispondere alla crisi non chiedendo nuovi padroni che sostituiscano i vecchi, ma dobbiamo chiedere che le fabbriche strategiche ritornino allo Stato, dobbiamo pretendere semplicemente ciò che ci spetta, scuola efficiente e pubblica, sanità senza se e senza ma, perché la salute non si delega e non si mercanteggia, lavoro non come merce ma come diritto.
Dobbiamo ribellarci alle logiche finanziare e cominciare a rimettere al centro della discussione sulla questione lavoro la necessità ed io direi l’urgenza di parlare, cercare, pretendere la riduzione di orario di lavoro a parità di salario e senza l’aumento della produzione. Questo è l’unico modo perché chiunque possa avere la sua possibilità, si diceva un tempo “lavorare meno per lavorare tutti “ è questa, ancora oggi, l’unica possibilità di salvezza.
Ridurre l’orario di lavoro avrebbe un significato ancora più grande perché ci darebbe l’occasione di vivere la nostra vita, di riappropriarci dei nostri spazi e delle nostre attitudini.
Solo così avremmo il tempo per sognare, per pensare, per amare, per leggere, per essere cittadini dignitosi di un mondo che altrimenti diventerebbe, come sta già succedendo, più una gabbia che una casa!
13 dicembre 2012
Resistenza Operaia… e la Lotta Continua

lunedì 10 dicembre 2012

Asili Nido: Salute e Sicurezza

UNIONE SINDACALE ITALIANA USI – fondata nel 1912 (fedele ai principi dell’Ait)
Segreteria provinciale intercategoriale e Rsu USI – COMUNE DI ROMA Capitale
LARGO VERATTI 25 00146 ROMA Tel. 06 70451981 Fax 06/77201444 usiait1@virgilio.it


Roma, 3 Dicembre 2012
Al Direttore p.t. del Municipio Roma 3 Comune di Roma Capitale fax 06 4457486
Al Dirigente UOSECS p.t. del Municipio Roma 3 Comune di Roma Capitale fax 06 4457486

p.c. Al Presidente p.t. Municipio Roma 3 Comune di Roma Capitale fax 06 4450689
p.c. Al Direttore p.t. del Dip. XI – Pol Educative e Scol. Comune di Roma Capitale fax 06 671070074
p.c. Al Presidente p.t. e al Vice presidente della C.C.P. Pol. Educative e Scolastiche fax 06 671072299
p.c. Ai Capigruppo consiliari – loro sedi via fax

OGGETTO: RICHIESTA DI INTERVENTO PER MANUTENZIONE E MESSA IN SICUREZZA DA INFILTRAZIONI DI ACQUA E CROLLO PANNELLI (in cartongesso) PRESSO ASILO NIDO LUCIGNOLO – PINOCCHIO IN VIA DEI SABELLI 88 (3° Municipio).

VERIFICA CONDIZIONI DI AGIBILITA’ SECONDO PIANO, MAGAZZINO E STANZA DEL SONNO SEZIONE PICCOLI –MEDI DELL’ASILO NIDO.

RICHIESTA E COMUNICAZIONE DI INTERVENTO PER TUTELA CONDIZIONI LAVORATRICI (EDUCATRICI E AUSILIARIE) IN SERVIZIO NEL NIDO, ex art. 2087 codice civile e D. Lgs. 81/2008 e ai sensi delle disposizioni di tutela ex L. 300/70, PER SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO e per gestione serena attività educative e didattiche a favore piccoli utenti, CON SEGNALAZIONE DA USI E RSU USI ENTI LOCALI DEL COMUNE DI ROMA PER ADOZIONE DAL DATORE DI LAVORO DI IDONEI E TEMPESTIVI PROVVEDIMENTI DI RIMOZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO E PERICOLO.

 La Unione Sindacale Italiana, legalmente costituita e operante anche nell’A.C., con Rsu in carica nell’Amministrazione, con la presente interviene sulla situazione indicata nell’oggetto della presente nota.

Si segnala che allo stato, la FSE ha emanato disposizione al personale sull’uso temporaneo di altra stanza vuota, per utilizzo fino a Natale come “stanza del sonno”, dove far dormire i bambini e le bambine della sezione piccoli – medi.

Disposizione che è in vigore dal 26 novembre 2012, ma che se può essere comprensibile sotto il profilo dell’urgenza, non esime l’Amministrazione capitolina dall’adottare tutte le misure di intervento, per manutenzione e verifica sulle condizioni di parziale inagibilità di alcuni spazi e locali dell’Asilo nido Lucignolo – Pinocchio di Via dei Sabelli 88, nonché per attivare tutte le misure e i provvedimenti idonei che si riterrà di svolgere, per la rimozione di tutti i fattori di rischio e pericolo, sia per la tutela legislativamente da garantirsi al personale educativo ed ausiliario (ex art. 2087 codice civile, disposizioni di cui al D. Lgs. 81/2008 e L. 300/70) in materia di salute e sicurezza sul lavoro e nei luoghi di lavoro, nonché ovviamente per la tranquillità anche in termini di sicurezza dei piccoli utenti.

La presente vale a tutti gli effetti, contrattuali, sindacali e di legge, quale segnalazione e invito al datore di lavoro e ai soggetti competenti per la vigilanza interna dell’A.C., a provvedere tempestivamente per la rimozione dei fattori di rischio e di pericolo e per intervenire con gli idonei e opportuni interventi di manutenzione straordinaria e di verifica delle condizioni di parziale inagibilità, allo stato presenti al nido.

L’USI e le RSU USI in carica al Comune di Roma Capitale auspicano che la questione sia al più presto definita e risolta, dandone comunicazione ai recapiti della struttura sindacale (fax 06 77201444, e mail usiait1@virgilio.it), onde evitare che in caso di inadempimento o di mancato idoneo intervento, nonché per evitare eventuali misure di “rappresaglia” al personale dell’asilo nido, che non è d’accordo sulla natura temporanea della soluzione adottata dalla FSE per tutto il tempo di apertura del nido, ci si debba rivolgere agli organismi di vigilanza in materia. Si ringrazia per l’attenzione e si inviano i ns. distinti saluti.

Per Unione Sindacale Italiana e RSU USI il segr. prov. intercateg. Prof Giuseppe Martelli (cell.339 5001537)

Asili Nido Comunali

UNIONE SINDACALE ITALIANA USI – fondata nel 1912 (fedele ai principi dell’Ait)
Segreteria provinciale intercategoriale e Rsu USI – COMUNE DI ROMA Capitale
LARGO VERATTI 25 00146 ROMA Tel. 06 70451981 Fax 06/77201444 usiait1@virgilio.it


Roma, 30 Novembre 2012
All’Assessore alle Politiche del Personale – R.U. del Comune di Roma Capitale 06 67104932-26
Al Direttore p.t. del Dipartimento I Pol. del Personale e R.U. fax 06 67103314
All’Assessore p.t. alle Pol. Scolastiche ed Educative del Comune di Roma Capitale fax 06 5783742
Al Direttore p.t. del Dip. XI – Pol Educative e Scol. Comune di Roma Capitale fax 06 671070074
Al Presidente p.t. e al Vice presidente della C.C.P. Pol. Educative e Scolastiche fax 06 671072299
Al Presidente p.t. della C.C.P. Pol. di Bilancio fax 06
Ai Capigruppo consiliari – loro sedi via fax
E p.c. al personale dei servizi educativi del Comune di Roma Capitale

   OGGETTO: RICHIESTA DI INTERVENTO PER PROROGA DI UN ANNO GRADUATORIA CONCORSO PUBBLICO ASILI NIDO (in scadenza al 31/12/2012) E PER SCORRIMENTO E PROROGA PROCEDURA SELETTIVA CORSO CONCORSO ASILI NIDO COMUNE ROMA CAPITALE, con verifica reperimento stanziamenti in assestamento e variazione di Bilancio 2012 e pluriennale 2012 2014, per copertura finanziaria finalizzata ad assunzione e stabilizzazione personale educativo asili nido comunali, idoneo a concorso pubblico e/o personale inserito in graduatoria di corso concorso.

Utilizzo percorso già utilizzato in passato per precedenti procedure di reclutamento del “doppio canale di reclutamento” del personale idoneo alle procedure selettive de quo e richiesta adeguamento a OO.ddGG. approvati e collegati in sede di discussione e approvazione del Bilancio preventivo 2012 .

 La Unione Sindacale Italiana, legalmente costituita e operante anche nell’A.C., con Rsu in carica nell’Amministrazione, con la presente interviene sulle questioni oggetto della nota e segnala che allo stato, anche in virtù dell’accordo stipulato in data 30 ottobre 2012, relativo a dotazione organica e assunzioni di personale, è rimasto escluso il personale e il settore educativo, sia per quanto riguarda la graduatoria del concorso pubblico in scadenza al 31 dicembre 2012 (idonee al concorso) sia chi lavora già negli asili nido comunali con contratti a tempo determinato ed è inserito nella graduatoria di corso concorso.

Si eviterebbe una disparità di trattamento, rispetto ad altre procedure concorsuali in altri settori e profili professionali, del personale che vanta una legittima aspettativa, dopo aver comunque superato prove selettive, a percorsi di stabilizzazione o di reclutamento, a fronte di esigenze di adeguamento del turn over (con percentuale del 40% sui pensionamenti), nonché per esigenze di autotutela dell’azione dell’Amministrazione Pubblica, a non veder sprecate preziose risorse di personale e di spendita di denaro pubblico, facendo decadere le graduatorie relative, senza provvedere ad attivarsi per la PROROGA di un anno della validità ed efficacia di tali graduatorie e intervenire, in sede di assestamento di bilancio 2012 e/o di variazione del Bilancio pluriennale 2012 – 2014, per la necessaria copertura finanziaria ed economica.

Sarebbe un segnale importante anche per dare seguito agli Ordini del Giorno, approvati dall’Assemblea consiliare del Comune di Roma Capitale, collegati all’approvazione del Bilancio preventivo 2012 dell’A.C., come indirizzo politico amministrativo anche nel settore educativo, di tutela del personale e delle cittadine-lavoratrici che hanno partecipato a tali procedure concorsuali o che già lavorano in forma “precaria” per il Comune di Roma Capitale, con il rischio di rimanere in una situazione di precarietà e di incertezza occupazionale, pur avendo partecipato alle procedure selettive pubbliche o di corso concorso.

L’USI auspica che la questione sia al più presto definita in senso positivo e favorevole alle lavoratrici e alla necessaria dotazione organica anche in questo delicato settore e servizio, sia nei prossimi incontri nell’ambito delle relazioni sindacali, sia nelle audizioni e discussioni collegate alle operazioni di assestamento del Bilancio preventivo 2012 (approvato il 7 novembre u.s.). Distinti saluti.

Per Unione Sindacale Italiana e RSU USI il segr. prov. intercateg. Prof Giuseppe Martelli (cell.339 5001537)

12/12/1969: strage di piazza fontana

INVITO A INIZIATIVA CULTURALE E DI MEMORIA STORICA A 43 ANNI DALLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA E DALL’ASSASSINIO DI PINO PINELLI

 12 DICEMBRE 2012 DALLE 18 ALLE 22

Presso l’Associazione culturale “FATA MORGANA” LUD PUB
in Via dei Volsci 3 Roma (S. Lorenzo)

“UNA STRAGE, UNA FINESTRA, NESSUN COLPEVOLE”
LETTURE, DIBATTITO, PROIEZIONI

Promuovono e presentano: Unione Sindacale Italiana USI
Associazione Utenti e Consumatori USICONS
Associazione culturale “Iside”
Circolo Libertario "B. Durruti"
Comitato Antifascista Trullo

L’iniziativa si inquadra nelle attività per i 100 anni dalla fondazione dell’Unione Sindacale Italiana, fondata nel 1912, di cui Giuseppe (Pino) Pinelli fu uno dei sostenitori, tentando la ricostituzione di una sezione USI nel quartiere milanese della Bovisa.

Per info, adesioni e prenotazioni:
c/o USI e mail usiait1@virgilio.it, fax o6 77201444
sito nazionale www.usiait.it,
blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com,
archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com,
giornale: www.lottadiclasse.info,
altri siti:
www.usicons.it,
www.utopia-libertaria-roma.blogspot.com

W LA PAPPA CON IL POMODORO!

comunicato stampa
ASSEMBLEA W LA PAPPA COL POMODORO

Il 6 dicembre 2012 si è tenuta alla Casa del Parco presso la ex-Snia Viscosa di via Prenestina 175 a Roma la prima assemblea cittadina per contrastare il nuovo bando per la ristorazione delle mense scolastiche del Comune di Roma.
I numerosi e documentati interventi di genitori e tecnici hanno messo in risalto i molteplici aspetti critici e contraddittori del nuovo bando quinquennale che, letti nel loro insieme, configurano questo come una vera e propria truffa ai danni dei cittadini, con una ricaduta negativa sulla salute dei bambini e delle bambine – più di 140.000 - che assumono oltre il 50% del proprio fabbisogno nutrizionale nelle scuole della nostra città.
L’amministrazione capitolina fa fare un preoccupante passo indietro alle condizioni di questo importante servizio, cancellando gran parte delle conquiste ottenute negli ultimi anni e riconosciute a livello internazionale.
È un chiaro esempio di malamministrazione: aumentano i costi per i cittadini e per il bilancio comunale in cambio di un peggioramento qualitativo del servizio. In particolare denunciamo:

üpeggiora la qualità reale del cibo attraverso l’eliminazione di alimenti biologici caratterizzanti la dieta mediterranea e largamente utilizzati quali pasta, olio d’oliva e pomodori;
üil “km 0”, che in realtà si allunga fino al “km 300”, è inspiegabilmente messo in alternativa al biologico e alla qualità, vanificando i possibili effetti positivi di una tale scelta.
üsi cancella il preesistente obbligo per le ditte aggiudicatarie di operare investimenti nell’edilizia scolastica, che rappresentava un significativo beneficio per la collettività;
üsi dà centralità a costosissimi controlli burocratici e logistici di dubbia efficacia solo formale;
üsi aumenta per questo il costo dei pasti mettendo in condizioni di non poter pagare un gran numero di famiglie già taglieggiate dalla crisi economica (ricordiamo che il prezzo del pasto è per più del 50% determinato da trasporto, logistica, organizzazione e burocrazia, aspetti facilmente asservibili a interessi particolari, mentre la qualità del cibo e l’educazione alimentare non sono più l’aspetto determinante le scelte del servizio di ristorazione)
üpenalizza in particolare le scuole con le mense in autogestione con il chiaro obiettivo di sottrarre loro l’autonomia gestionale;
üsi elimina dalle scuole l’educazione alimentare, peraltro scarsamente realizzata finora, opportunità formativa indispensabile per bambini ed educatori.

Il bando per ristorazione scolastica, con i suoi 440 milioni di euro, è di importanza primaria nel bilancio comunale ma, invece di coinvolgere tutti i soggetti direttamente interessati (primi fra tutti i genitori), è stato emanato senza alcuna partecipazione dei cittadini e delle scuole ed è stato trasformato nell’ennesima occasione di speculazione.
Non possiamo restare inerti nel veder messa a rischio la salute dei nostri figli da amministratori incompetenti ed attenti solo agli interessi di potenti soggetti economici.
Per contrastare questo bando si è costituito una struttura di base, completamente autogestita, autonomo da qualsiasi forza politica: un Osservatorio popolare sull’alimentazione dei bambini e delle bambine che ha come piattaforma:

üritiro del bando attualmente aperto: un provvedimento di autotutela per evitare l’accusa di danno erariale a causa di un peggioramento del servizio a fronte di maggiori costi per l’Ente
üproroga del vecchio bando
ü avvio di un percorso partecipato nel quale i cittadini concorrano con potere decisionale (e non solo consultivo) all’elaborazione di un nuovo bando con relativo capitolato tutelando la qualità dei cibi e rispettando i principi di una sana alimentazione nella stesura dei menu
ü possibilità per gli AEC (assistenti educatori dei bambini con disabilità) di consumare il pasto in mensa, perché questo è un importante momento educativo in cui i bambini non vanno lasciati soli

Invitiamo tutte le scuole, i comitati genitori, le commissioni mensa a collegarsi con l’Osservatorio per costruire insieme le prossime iniziative che saranno:

Ø una raccolta di firme su una PETIZIONE da consegnare per Natale al sindaco Alemanno
Ø una MANIFESTAZIONE pubblica in Campidoglio per ribadire le nostre ragioni
Ø un incontro con l’assessore De Palo
Ø un’ASSEMBLEA CITTADINA da definirsi, ove discutere una proposta di lotta forte emersa nel dibattito: l’AUTORIDUZIONE DELLA RETTA da pagare al Comune per i pasti consumati dai bambini

Roma, 7 dicembre 2012
Per contatti ed informazioni:
tel. 3493997257 – 3391662813 – 3382408963 – 3406410438 mail: osservalimentare@tiscali.it

Buona riuscita dell'assemblea nazionale della Rete a Taranto

buona riuscita dell'assemblea nazionale della rete a Taranto
Circa 70 compagni rappresentanti di realtà di taranto e di tutta Italia partecipano all'assemblea nazionale di Taranto della Rete la questione ilva ma non solo in 4 ore di interventi con momenti molto emozionanti quando parlano gli operai ILVA organismi provenienti dalla Lombardia con una delegazione articolata di compagni e associazioni di operai, lavoratori e ambientalisti, da Marghera,
da Roma dalla Sicilia, da altre città italiane con adesioni e messaggi e materiali da tutta Italia dalle fabbriche della morte e dei siti inquinanti si sono confrontanti con operai ilva associazioni ambientaliste abitanti di tamburi e statte precari disoccupati unendo qualità di analisi, polemica e
passione dando vita ad una assemblea inedita e senza precedenti per Taranto e non solo:
Importante anche la discussione sulla funzione e l'organizzazione unificante della rete su scala nazionale e lancio di una nuova campagna nazionale in tuttaitalia, in via di programmazione 20 assemblee con la presenza degli operai e organismi di lotta di taranto per fare avanzare la proposta di una grande manifestazione a Taranto nei prossimi mesi interventi resoconti, messaggi, materiali documenti e il filmato della manifestazione nazionale a Taranto del 18 aprile 2009 saranno messi a
disposizione di tutti nel corso di questo mese
Rete Nazionale per la Sicurezza sui Posti di Lavoro
bastamortesullavoro@gmail.com