lunedì 25 giugno 2012

Roma Bene Comune: stati generali del sociale

ROMA BENE COMUNE: dal diritto all’abitare  ... al diritto a servizi sociali pubblici.


L’Unione Sindacale Italiana celebra quest’anno i suoi cento anni dalla fondazione; BORGHI e DI VITTORIO furono tra i suoi fondatori, ha mantenuto la caratteristica di sindacato dell’autorganizzazione dal basso di lavoratori, lavoratrici e dei cittadini. Abbiamo dato vita ad una associazione di difesa degli utenti e dei consumatori, che si chiama USICONS e che si oppose tra le altre cose alla svendita della CENTRALE DEL LATTE.

Per questo riteniamo importante partecipare a questo Convegno per far sentire la voce dei troppi esclusi, di chi non può che gridare i suoi bisogni sperando che qualcuno lo ascolti, dell’altra città ….

Siamo stati inseriti sulle questioni delle politiche sul  diritto all’abitare, ma non possiamo esimerci di fornire un quadro complessivo della grave situazione in cui vive questa città, per troppe dimenticanze o errori che si sono succeduti in decine di anni con responsabilità collettive e che ora, in un momento di grave crisi economica, rischiano di far esplodere una serie di contraddizioni. Roma è una citta meravigliosa, ricca di cultura – opere d’arte – beni i inestimabili, un patrimonio dell’umanità … che ha saputo sempre raccogliere e amalgamare culture diverse e altri modelli di vita, una città che non può essere lasciata pian piano agonizzare. Per noi che lottiamo in difesa di condizioni di lavoro e di vita migliori, ROMA è un bene comune che dobbiamo difendere e rilanciare affrontando  una serie di nodi che sono spesso dimenticati

IL DIRITTO ALL’ABITARE, IL DIRITTO AL LAVORO, ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO E NEL TERRITORIO, LA DIFESA DEI BENI COMUNI, L’ESTENSIONE DEL DIRITTO A SERVIZI SOCIALI PUBBLICI E  AD UNA SCUOLA PUBBLICA DI QUALITA’ (DAI NIDI ALL’UNIVERSITA’ ) SONO DIRITTI RICONOSCIUTI DALLA NOSTRA COSTITUZIONE E DAL PROGETTO PROGRAMMATICO DELLA REPUBBLICA, nata dalla RESISTENZA.

Non si possono lasciare irrisolte le richieste di 46.000 famiglie di un alloggio popolare, quando sono migliaia gli appartamenti sfitti. Specie oggi che una crisi economica e finanziaria, sta attaccando con forza anche la nostra città e che vede il “ceto popolare” e settori di lavoratori salariati, incapaci di reggere l’aumento di affitti o il pagamenti dei mutui … per non vedere poi l’assurdo dell’IMU sulla prima casa, quando molti – troppi sono i soggetti esclusi, esentati o i classici evasori. Quando poi si continuano a livello governativo nazionale, con effetti negativi per mancati trasferimenti agli Enti Locali, a finanziare costosi armamenti (F35) all’interno di logiche di guerra, contrarie allo spirito della Costituzione repubblicana.

Vorremmo chiedere soluzioni positive alle tante occupazioni di stabili, di spazi pubblici e/o sociali avvenuti in questa città per reali necessità di chi è cittadino o di chi vi è stato costretto, da fame e guerre, ad emigrarvi …..

Una soluzione seppur provvisoria possono essere, le tante caserme dell’ex “demanio militare”, ormai in via di dismissione o gli edifici pubblici abbandonati da utilizzare per spazi socio-abitativi anche temporanei ….

Così come il sostegno e il finanziamento dei progetti di autorecupero, con il blocco degli sfratti, la ridiscussione della la vendita del patrimonio degli enti pubblici. A questo proposito, come non accennare agli edifici scolastici  da sistemare e mettere a norma, anche per il prossimo assorbimento dell’Ente Provinciale, che aveva anche questo compito, come alla necessità di rilanciare la costruzione di nidi pubblici, per rispondere alle esigenze della cittadinanza e alle migliaia di domande inevase, anche con un intervento nel settore educativo scolastico nella fascia da 3 mesi a sei anni,  che non riduca gli organici e riprenda la centralità dei gruppi educativi, dei collegi dei docenti, degli organi collegiali, sviluppando le professionalità esistenti e incentivando metodi educativi e organizzazione del lavoro adeguati alle pluralità di esperienze e situazioni concrete presenti nei Municipi della città.

Vorremmo approfittare dell’occasione, per ricordare l’esito del referendum sull’acqua come bene comune che ancora non ha trovato reale rispondenza in disposizioni attuative,  ma che rischia di vedere addirittura la “svendita” dell’ACEA, una delle poche aziende pubbliche in attivo, oggetto di manovre speculative sui titoli poco trasparenti.

Argomento delle politiche abitative e della tutela dei “beni comuni”, utile a ragionare sulla opportunità e utilità  delle privatizzazione dei servizi pubblici  e sociali (che ha già dimostrato in più occasioni il peggioramento della qualità del servizio e l’aumento del suo costo per gli utenti) .La riduzione delle bollette dell’acqua per le famiglie a basso reddito, potrebbe essere un segnale positivo da cogliere da parte di questa amministrazione, come proposto in Puglia.

Il lavoro, altra grossa problematica nella nostra città che vive di terziario e che quindi risente della crisi, ma anche delle tante, troppe esternalizzazioni dei servizi comunali. Meno di 25.000 dipendenti  al Comune, a fronte di circa 40.000 esternalizzati, comprendendo i lavoratori e lavoratrici delle società della “holding”.

Una città dove la precarizzazione della forza lavoro è sempre più forte, dove i contratti non sono rispettati, dove i licenziamenti avvengono massicciamente, senza reali motivazioni di “giusta causa” o “giustificato motivo”.

Lo stesso Osservatorio comunale sulle condizioni di lavoro e l’occupazione, ottenuto con una grande mobilitazione cittadina ed una delibera di iniziativa popolare, uno strumento che  stenta  a funzionare efficacemente, anche per carenze di personale e di finanziamenti adeguati rispetto alle finalità e compiti in una città come Roma.

Una città che risentirà maggiormente i licenziamenti, con la demolizione dell’art. 18 voluto dalla Fornero e da questo presunto governo tecnico,  contro cui ci siamo opposti con tutto il sindacalismo di base con lo sciopero del 22 giugno.

Quando si potrebbe investire, anche per dare una soluzione ai problemi dell’inquinamento, con il fotovoltaico, l’uso dell’energia solare. Soluzioni applicabili, da utilizzare a partire dai tanti edifici pubblici, dagli asili nido alle scuole, per creare almeno 50.000 nuovi posti di lavoro  e un rilancio di un polo di ricerca, che utilizzi le energie delle tre università pubbliche presenti. Stesso discorso sul ciclo dei rifiuti, con una riorganizzazione dell’AMA, lo sviluppo e il potenziamento della raccolta differenziata, “il porta a porta”, una città vivibile non è solo costruire case e centri commerciali, ma dotarsi di una serie di servizi, infrastrutture e di modelli di gestione efficaci del vivere quotidiano e senza conseguenze dannose, inquinanti, che peggiorino la qualità della vita.

Ma visto che stiamo agli STATI GENERALI DEL SOCIALE, quattro punti sui quali in questa città si sono sviluppati dibattiti, inchieste, mobilitazioni e divergenze di opinioni, che avranno un impatto decisivo per servizi e attività che caratterizzano e misurano il grado di “civiltà” di una collettività e di una comunità territoriale.

Progetto di “riforma” dell’assistenza domiciliare, i servizi storici di SAISH (disabilità), SAISA (anziani) SISMIF e i minori: una sperimentazione in 4 Municipi (2°, 4°, 8°, 13°) che non ha dato gli esiti auspicati dall’Amministrazione e non ha fornito criteri e modalità di gestione collettiva e integrata dei servizi. Non ci convince né la frammentazione dei servizi e funzioni, anche in termini di riduzione oraria delle prestazioni lavorative, né la proposta di “monetizzare” con buoni o “voucher”, con l’effetto negativo di scaricare sulle famiglie già colpite dalle difficoltà di familiari con disabilità o problemi, non solo la “scelta dell’operatore”, lasciato spesso da solo a sbrigare casi anche complessi e senza supporto di strutture socio sanitarie e psicologiche sui casi, ma con la progressiva ”ritirata” dell’intervento diretto del settore pubblico, anche in convenzione con il settore cooperativo o del terzo settore, con una concezione del ruolo della “famiglia” molto distante dalla realtà concreta che si vive in molti quartieri popolari, un ruolo di cura e sostegno familiare che rischia di aggiungersi alle tante attività delle donne.

Il rischio di legittimare una progressiva dequalificazione dei servizi e dei progetti di intervento da un lato, la progressiva ulteriore precarizzazione dei rapporti di lavoro e delle relazioni familiari-datori di lavoro e prestatori di lavoro (con applicazione di contratti collettivi da colf-badanti e non da tipologie di operatori sociali formati e inseriti in contesto collettivo di lavoro e di intervento con le persone loro affidate), con una individualizzazione dell’intervento sia per la disabilità, anche minorile, sia per l’area anziani, slegata da supporti e tipologie complessive di lavoro dall’altro. Rilievi  che come già spiegato in documenti specifici e analitici nei vari incontri avuti in Assessorato e in alcuni Municipi, rischiano di peggiorare lo stato e grado di intervento sui servizi storici della città, lasciando poi in misura marginale e legata a finanziamenti ridotti in termini di budget, i progetti e le attività integrative e di collegamento con il territorio circostante, comprese le diverse istituzioni sanitarie, scolastiche e sociali, collegamenti e collegialità che invece andrebbero potenziate e razionalizzate, in termini di competenza.          

Situazione delle attività per il settore della tossicodipendenza: le iniziative messe in campo dall’Agenzia Comunale sulle Tossicodipendenze, ACT, in questi ultimi mesi che hanno trovato opposizione da parte di operatori, associazioni e familiari di ex tossicodipendenti, stanno a dimostrare che non si possono buttare nel cestino molti anni di impegno, professionalità e progettualità utili a non ridurre la questione in termini di “emergenza” o di “intervento”, ma ad affrontare la questione in modo da sviluppare prevenzione nei quartieri e nelle scuole, capacità di sensibilizzazione e di intervento mirato e finalizzato alla risocializzazione, non in termini repressivi o di controllo ma di recupero.

I servizi per la terza età dal servizio della Teleassistenza e Telecompagnia della Farmacap, alle case di riposo, ai centri diurni per soggetti colpiti da Alzheimer: tutta la filiera risente di una carenza di strategia complessiva, che tenga insieme parti differenti di intervento,  a partire dal rilancio dell’Azienda Comunale Farmacap mantenendone il carattere pubblico, con sostituzione della dirigenza, predisposizione di un piano industriale, investimenti finanziari sufficienti per garantire un servizio efficace per gli anziani, serenità lavorativa e occupazionale per il personale impiegato; alla progettualità non legata a bilanci e utenze ridotte, per i servizi dei centri diurni per chi è colpito da patologie come l’Alzheimer, come fattore di contrasto sul territorio e in sinergia con le istituzioni sanitarie, con una pianificazione delle strutture nei quartieri e con garanzia di salvaguardia del personale, organizzato in forma cooperativa, con adeguata formazione e supporto; fino ad una concezione delle Case di Riposo e delle tipologie di intervento per le strutture residenziali e di accoglienza, superando la obsoleta logica del cronicario, integrando e sostenendo gli interventi socio assistenziali, di animazione e stimolo per la terza età autosufficiente ma senza condizioni o relazioni familiari efficaci, con quelli prettamente socio sanitari per i non autosufficienti, in sinergia con la Regione Lazio e le strutture sanitarie. Una funzione che l’Ente locale Roma Capitale non può delegare a contesti familiari che non ci sono più o sono incapaci di gestire la complessità di esigenze della popolazione anziana della città, in costante aumento .       

Gestione attività e progetti per le comunità rom: va superata la logica del “campo attrezzato”, che rimane una soluzione temporanea e limitata a una realtà non più rispondente alla situazione di fatto, molti dei cosiddetti “nomadi” sono stanziali da molti anni, con figli e nipoti nati in Italia o nell’Unione Europea. E’ necessario superare la logica dell’emergenza e delle politiche “securitarie”, spendendo troppe risorse economiche per vigilanza armata nei capi attrezzati, a scapito di funzioni e servizi tipici di una città dell’accoglienza per chi intende vivere, lavorare e mandare i figli a scuola, separando la criminalità organizzata (che prescinde dalla nazionalità o dall’etnia) da chi è interessato a convivere se non addirittura integrarsi nel territorio e nel tessuto cittadino. Soprattutto, non è utile fare bandi e inchieste, finalizzate a smantellare reti, percorsi ed esperienze pluriennali di intervento delle cooperative e associazioni presenti e attive sia per l’attuale gestione dei campi attrezzati, sia per la scolarizzazione rom e i progetti di inserimento e mediazione culturale, a favore di soggetti senza esperienza, professionalità interna o che non abbiano la capacità di far integrare, anche con progetti di inserimento lavorativo, anche per alcune attività di vigilanza e smaltimento rifiuti da parte di cooperative integrate, dando speranza ai giovani e alle famiglie rom, sinti.

Su tutte le questioni, è utile mantenere aperti tavoli di verifica e confronto periodico, preferendo la costruzione di proposte sostenibili e concrete, senza lasciarsi prendere né dal “fervore” del volontariato svincolato da una programmazione e pianificazione integrata degli interventi, né dalle tendenze a dare risposte in termini di “perenne emergenza”, che finora non ha portato alcun beneficio concreto alla cittadinanza.         

Molti dei problemi esposti, non possono essere risolti solo dal Comune, ma con un intervento integrato  di diverse istituzioni, un impegno economico di Stato e Regione, anche in questo momento di crisi, per ROMA CAPITALE – svincolando le cifre degli investimenti dal pareggio di bilancio.

Certo tutto questo significa anche rendere possibile un intervento degli enti locali di prossimità,  i Municipi, che devono avere agibilità  e capacità economica reale di intervento e di investimento, sviluppando una democrazia partecipativa da parte dei cittadini e una maggiore autonomia per rispondere ad esigenze differenti sui territori.

Per chiudere l’intervento vorrei ricordare proprio a proposito  del tema della casa e delle occupazioni di spazi abbandonati o non utilizzati le parole di DON MILANI (di cui ricorre oggi l’anniversario della morte: 26/6/67) scritte nel 1950: “la proprietà ha due funzioni una sociale e una individuale …. E quella sociale deve passare innanzi a quella individuale ogni volta che sono violati i diritti dell’Uomo” …. Per questo ed altro di cui ho parlato nella relazione dell’USI di questo pomeriggio: DISOBBEDIRE NON E’ UN REATO, anche se la disobbedienza deve essere costruita con intelligenza e presa di coscienza collettiva, se finalizzata al raggiungimento di miglioramenti sostanziali e senza discriminazioni o aumento delle differenze di classe. La Roma solidale, la Roma “città aperta”, la Roma accogliente e multiculturale, si merita molto di più di una gestione solo amministrativa dell’esistente.


Unione Sindacale Italiana USI – Largo G. Veratti 25 00146 Roma
E mail usiait1@virgilio.it blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, sito www.usiait.it
Roma, 26 e 27 giugno 2012

domenica 17 giugno 2012

Zètema: comunicato sindacale ...

COMUNICATO SINDACALE PER AFFISSIONE AI SENSI EX ART. 25 L. 300/70 IN BACHECHE O ALBI SINDACALI

 Gentile dr. Ruberti, con l'approssimarsi del tavolo RSU del 15 giugno in cui discuteremo valorizzazioni e premi di produzione, l'USI intende ribadire alcuni aspetti fondamentali, anche alla luce della consegna (avvenuta il 7 giugno) del documento relativo la riorganizzazione dei Musei.
Da troppo tempo questa Azienda tende a livellare il personale, senza il giusto e doveroso riconoscimento delle mansioni svolte. Esempio lampante, la situazione che riguarda gli operatori delle Biblioteche, per cui, in tutti i tavoli di trattativa, è emerso che svolgano mansioni da livello C1 ma che, ad oggi, hanno altri livelli e un accordo che garantirà il C1 entro il 2014, a scaglioni.
Stesso dicasi per quanto accadrà con le sovrapposizioni dovute agli scaglionamenti previsti per le valorizzazioni nel settore custodia/coordinamento. Tutto avverrà entro il 2014, con momenti che vedranno custodi con lo stesso livello di alcuni coordinatori. E questi momenti, grazie al mansionario presentato dall'Azienda, vedranno custodi con mansioni pressochè simili a quelle dei coordinatori che, però, hanno anche maturato delle indennità, (dal movimentare carichi leggeri ad avviare sistemi informatici ed elettrici direttamente dai quadri elettrici, o gestire chiavi ed allarmi). Non parliamo, poi, del settore conservazione, dove, addirittura, dal prospetto delle valorizzazioni che Lei ha inviato alle OO.SS. non è chiaro cosa succederà. Una cosa è certa. L'USI non desidera livellare alcun lavoratore. Come ho avuto modo di esprimerLe al tavolo di trattativa, la "formula MC DONALD'S"...dove tutti fanno... tutto non è in linea con il mio percorso di RSU, di iscritta e dirigente USI...e lavoratrice. Occorre ri disegnare le valorizzazioni, seguendo i singoli lavoratori, valorizzandone curricula ed attitudini e condividendo la "discrezionalità aziendale", onde poter raggiungere il giusto compromesso tra i desiderata della parte datoriale ed il dovuto riconoscimento a chi ha svolto lavori differenti rispetto ad altri colleghi, con riferimento particolare proprio al settore conservazione, fermo restando il famoso passaggio in blocco nella fascia D.
Come USI, ribadisco la necessità che venga chiarito che, tra i primi passaggi in B1, riferiti ai lavoratori del MACRO-TESTACCIO, debbano essere compresi anche quei lavoratori che, per anni, hanno contribuito alla possibilità di aperture e chiusure del Macro Testaccio, con relativa gestione delle chiavi e degli allarmi e che, ad oggi, sono posizionati in altri siti museali.
Ricordo che sono rimasti ultimi due addetti di libreria che devono essere valorizzati in B2, onde poter consentire l'avvio al passaggio in B3 di tutti gli addetti del settore e relativo scivolamento verso l'area C previsto dal CCNL per tali figure.
Ribadisco la necessità di avere un prospetto più dettagliato di quello che è stato fornito relativamente le valorizzazioni che l'Azienda prevede. Ciò è necessario alla luce delle difficoltà emerse per aumentare il Premio di Produzione, a fronte delle attuali risorse economiche. Occorre pertanto capire, quando l'Azienda parla di 5 piuttosto che 15 valorizzazioni in un determinato settore...a che livelli faccia riferimento, affinchè il prospetto dell'impegno economico sia trasparente e chiaro per tutti.
Come USI, ribadiamo il sostegno alla richiesta della CGIL di raddoppiare il Premio di Produzione. Siamo disponibili ad una trattativa...ma che non parta dai 50 euro che l'Azienda ha offerto.Siamo convinti che con il dettaglio dei dati richiesti, sia più facile per tutti, fare i calcoli in modo adeguato a rispondere sia alle esigenze di parte aziendale che alle richieste dei lavoratori. Mi riservo, inoltre, di fare ulteriori richieste di chiarimenti, qualora i lavoratori mi ponessero altri quesiti. Grazie. Cordiali saluti. Serenetta Monti (RSU/USI).
TEL: 06/70451981; FAX: 06/77201444; CELL: 377/5078494 o 339/5001537; mail: serenettam@gmail.com e usiait1@virgilio.it

CHIUDERE I CANILI LAGER! CHIUDERE GREEN HILL!!

CHIUDERE IL CANILE LAGER DI GREEN HILL E' IMPEGNO PER CHI LOTTA PER DIRITTI PER TUTTI E TUTTE
E IL RISPETTO DELLA ANTURA, DELL'ECOSISTEMA, DEL BENESSERE DELLE PERSONE E DEGLI ANIMALI,
CONTRO LO SFRUTTAMENTO CAPITALISTICO E DELLE RISORSE, IN NOME DEL PROFITTO E DELL'ACCUMULAZIONE
DI POCHI A DANNO DI TANTI...

ANCHE PER QUESTO (GLI ANIMALI NON HANNO L'ARTICOLO 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI CHE LI TUTELA,
MA ANCHE NOI "UMANI" RISCHIAMO PARECCHIO DE PASSA SENZA LA LOTTA IL DISEGNO DI LEGGE MONTI - FORNERO)
IL 22 GIUGNO PARTECIPIAMO IN MASSA ALLO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE INDETTO DA USI, USB, S.I.COBAS, SNATER,
CIB- UNICOBAS, CUB, ORSA, COBAS REGIONE TOSCANA, adesione coordinamenti RSU-RSA Autoconvocati e rete28aprile CGIL
MANIFESTAZIONI A ROMA (ore 9.00-9.30 piazza della Repubblica) e a MILANO (ore 9.30 da Lrgo CAIROLI)

A Roma oggi 16 giugno, è stata indetta una manifestazione nazionale che ha tra i suoi obiettivi la richiesta, che condividiamo come USI,
della chiusura del canile - lager di Green Hill e contro la vivisezione, che è pratica poco condivisibile per una società civile.
Non siamo sempre convinti sostenitori dei movimenti specifici, che possono prestare il fianco a logiche trasversali e
dal nostro punto di vista "interclassiste" o ambigue, ma in tempi di crisi e di contraddizioni che escono fuori in maniera palese,
è giusto fare una riflessione e in invito a non abbassare la testa di fronte alle discriminazioni, ai soprusi, allo afruttamento.
Chi lotta per veder rispettato il benessere degli animali, fa cosa buona e giusta e merita il sostegno per il raggiungimento di questo obiettivo,
specie per chi come quelli che sono organizzati nell'USI e nei sindacati conflittuali, inserisce questo impegno all'interno della generale lotta
per l'emancipazione non solo delle classi lavoratrici dallo sfruttamento capitalistico e dagli...appetiti di speculatori, finanzieri e "pescecani di borsa"
ma anche per una società diversa da come è strutturata quella attuale, per un cambiamento dello stato di cose presenti che sia generalizzabile
e non limitato ai nostri individuali "microcosmi".
Però...gli animali non hanno la tutela che a noi (non tutti, in effetti, non ancora...) è garantita per esempio dlal'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori
messa a forte rischio se passasse indenne dal voto parlamentare e senza una risposta ADEGUATA IN TERMINI DI LOTTA E MOBILITAZIONE SENZA
CEDIMENTI O TENTENNAMENTI, sulla "libertà di licenziare"...mentre adesso solo una giusta causa o un giustificato motivo permettono se reali e
dimostrati anche di fronte al giudice, permette ai padroni il licenziamento e il metterti in mezzo ad una strada...
Gli animali rischiano di starci spesso, in mezzo ad una strada e non sempre riescono a sopravvivere a lungo, nella società degli umani, poco naturale...
Sarebbe una provocazione affermare che tutti gli esseri viventi hanno il diritto di scegliere come vivere, in pace, serenamente, senza canili - lager, senza
sfruttamento e senza odio razziale, se per noi la lotta per affermare diritti e condizioni di lavoro e di vita dignitose diventa fondamentale, anche per
gli animali questa diventa una esigenza vitale, proprio per non essere trattati da ...bestie...
E' un percorso che anche chi lavora nei canili, nei gattili, nelle strutture di accoglienza, come le strutture USI presenti a Roma, conosce bene, non
dimnticando mai le condizioni di lavoro e di salario con la finalità del lavoro nel settore, anche se "l'utenza" sono animali e non persone.
Per questo, se è importante battersi per la chiusura del canile lager più conosciuto in Italia, se è importante battersi contro gli effetti delle istituzioni totali,
è IMPORTANTE LOTTARE E NON CEDERE ALLA "PIGRIZIA" SULL'ARTICOLO 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI CHE PADRONI, GOVERNI
E CHI LI SOSTIENE VOGLIONO CANCELLARE, RIPORTANDOCI A PERIODI BUI E TRISTI, così come lottare e combattere contro la PRECARIETA', PER
LA SALUTE E LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO, PER IL DIRITTO ALLA CITTADINANZA E ALLA SALUTE, AD UNA VITA DIGNITOSA.
Invitiamo tutti e tutte a non lasciarsi andare ai tanti, troppo, piccoli problemi di ogni giorno da affrontare per sopravvivere, dimenticandosi che sta
passando se non lottiamo compatti e combattivi il più forte attacco alle condizioni di lavoro e di esistenza decente in Italia, come sta avvenendo in altri paei
europei.
IL 22 GIUGNO NON RESTARE A CASA E NON ANDARE AL LAVORO, SCIOPERO GENERALE E MANIFESTAZIONI A ROMA E A MILANO.
IN PIAZZA COME FECERO LE PRECEDENTI GENERAZIONI DI OPERAI, DI LAVORATRICI E LAVORATORI E CON LE LORO FAMIGLIE, PER
DIMOSTRARE CHE ANCHE NOI NON VOGLIAMO ESSERE TRATTI COME...BESTIE AL MACELLO.
Segreteria generale nazionale Confederazione UNIONE SINDACALE ITALIANA USI       

lunedì 11 giugno 2012

presentazione di "Roma sovversiva"


presentazione del libro di
Roberto CAROCCI
 
ROMA SOVVERSIVA
Anarchismo e conflittualità sociale dall'età giolittiana al fascismo (1900-1926)
 
giovedì 14 giugno
ore 18:00
 
al Laboratorio Sociale Quarticciolo
v. Ostuni, 9
 
organizzano:
- Laboratorio Sociale Quarticciolo/Cda "la Talpa"
- Unione Sindacale Italiana
Individualità Anarchiche
 
tram 14 da Termini
bus 451 da  metro A Subaugusta e da metro B Pontemamolo

 

giovedì 7 giugno 2012

CARLA VERBANO CI HA LASCIATO, CARLA E VALERIO VERBANO RESTANO SEMPRE NEI NOSTRI CUORI E NELLE NOSTRE LOTTE

UNIONE SINDACALE ITALIANA – USI Fedele ai principi dell’AIT - SEGRETERIA
Roma – Largo Veratti 25 – 00146 - Tel. 06/70451981 – fax 06/77201444


USICONS - Associazione Utenti e Consumatori federata all’USI usicons.roma@gmail.com

Roma, 7 giugno 2012

"CARLA VERBANO CI HA LASCIATO, CARLA E VALERIO VERBANO RESTANO SEMPRE NEI NOSTRI CUORI E NELLE NOSTRE LOTTE”


L’Unione Sindacale Italiana Usi, ha avuto notizia della morte dopo lunga malattia, di Carla Verbano, mamma del compagno Valerio ucciso da un gruppo di nazifascisti il 22 febbraio 1980.


Da quella data, Carla si è sempre battuta per avere verità e giustizia, sull’assassinio del figlio e sulle oscure vicende che a distanza di oltre 30 anni, non hanno portato a sapere né gli esecutori materiali, né i veri mandanti.


L’abbiamo vista per tanti anni partecipare alle manifestazioni il 22 febbraio e alle tante iniziative, anche in occasione della presentazione fatta dall’Usi, dall’Usicons e da mamme antifasciste del quartiere Trullo Magliana presso lo spazio di Piazza Mosca 50 il 21 aprile di quest’anno del libro da lei scritto, oltre a quello presentato in concomitanza di Valerio Lazzaretti sulla morte di Valerio, avremmo avuto il piacere di ospitarla, ma le condizioni di salute già non le permettevano di muoversi.


Oggi chi di noi potrà liberarsi da impegni di lavoro e familiari, andrà a tributarle un saluto presso la palestra popolare intitolata a Valerio Verbano al Tufello, in ogni caso il suo ricordo come quello di Valerio, resteranno sempre nei nostri cuori e nelle nostre lotte, per un futuro diverso, migliore, senza oppressi e oppressori, liberato dal nazifascismo, dal razzismo, dall’ingiustizia sociale.

ORA E SEMPRE RESISTENZA…

A questo comunicato si associa il circolo antifasciste-i del Trullo, nato dopo l’iniziativa del 21 aprile 2012 di presentazione dei libri di Carla Verbano e di Valerio Lazzaretti, per ricordare il 25 aprile e la festa della Liberazione, unendo la lotta partigiana di ieri alle lotte antifasciste e di resistenza allo sfruttamento di oggi.


Segreteria naz. generale Confederazione Unione Sindacale Italiana

Associazione Utenti e Consumatori USICONS

Circolo antifasciste-i del Trullo – XV Municipio Roma

domenica 3 giugno 2012

Centenario dell'Unione Sindacale Italiana

1912 – 2012 CENTO ANNI DALLA FONDAZIONE

DELL'UNIONE SINDACALE ITALIANA


INIZIATIVA PUBBLICA


SABATO 9 GIUGNO


DALLE 11,00 ALLE 13,30 (PRANZO SOCIALE)

e a seguire DALLE 15,30 ALLE 17,30

ASSEMBLEA DIBATTITO

“LE PROSPETTIVE DEL SINDACALISMO AUTOGESTIONARIO OGGI, TRA CRISI E NUOVI CONFLITTI SOCIALI IN ITALIA E IN EUROPA”

coordina Roberto Martelli (Segr. Gen. Conf. USI) intervengono compagni da situazioni di lotta europee in rappresentanza di organizzazioni sindacali e sociali


DALLE 18,00 ALLE 20,30 TAVOLA ROTONDA

“BILANCI E PROSPETTIVE DEI MOVIMENTI AUTORGANIZZATI IN ITALIA E NEL MEDITERRANEO”

coordina Claudia Santi (USI SCUOLA e UNIVERSITA') intervengono compagni/e da Grecia e Spagna, movimenti contro inceneritori e per "rifiuti zero", movimenti per il diritto all'abitare ...


ore 20,30 aperitivo “rivoluzionario” e cena sociale


BANCHETTI – MOSTRE e VIDEO


ORE 22,30 MUSICA ACUSTICA dal vivo con CARLO GHIRARDATO & CO. (chitarra) con un repertorio dedicato a Fabrizio De Andrè


presso la SALA TEATRO “IL CANTIERE”

VIA GUSTAVO MODENA 92

(TRASTEVERE)



UNIONE SINDACALE ITALIANA

confederazione nazionale di sindacati autogestiiti

e di federazioni locali intercategoriali - fedele ai principi dell'AIT


info USI tel. 06/70451981 – fax 06/77201444

usiait1@virgilio.it - usicons.roma@gmail.com


blog della sezione romana: www.unionesindacaleitaliana.blogspot.it

sito nazionale: www.usiait.it

sito in costruzione USICONS: www.usicons.it

sito memoria storica: www.usistoriaememoria.blogspot.it

sito giornale: www.lottadiclasse.info