lunedì 28 maggio 2012

Consiglio Metropolitano: Assemblea sulle tariffe il 30 maggio

30 MAGGIO ASSEMBLEA PUBBLICA ORE 17.30 PRESSO I LOCALI DI VIA GALILEI 53 (METRO A MANZONI)
SU AUMENTO DI TARIFFE E BIGLIETTI-ABBONAMENTI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
ORGANIZZATA DAL CONSIGLIO METROPOLITANO DI ROMA. INVITO A PARTECIPARE.


COMUNICATO RADIO STAMPA

La Giunta Alemanno a partire dal mese di giugno aumenterà il biglietto del TPL (1,50euro) e gli abbonamenti. La cancellazione degli abbonamenti mensili, comprese le riduzioni per studenti, pensionati e per le categorie di persone con difficoltà, sono gli ennesimi passi verso una ulteriore riduzione del diritto alla mobilità e all’accessibilità alla città da parte di tutti gli abitanti e i pendolari. A Roma il traffico e lo smog attanagliano da anni la vita dei cittadini che impiegano ore per raggiungere il posto di lavoro o semplicemente per muoversi nella città, che pagano per un servizio pubblico scadente con lunghe attese alle fermate, con mezzi strapieni, con poche corsie preferenziali, con una rete su ferro parziale e marginale che copre solo 1/5 del territorio. I mezzi sono vecchi e pericolosi, la sterminata periferia romana è sempre di più marginalizzata e isolata. Davanti a questo disastro Alemanno invece di preoccuparsi del rilancio, della difesa, del miglioramento del Trasporto Pubblico, di diminuire l’inquinamento e salvaguardare la vita e la salute di cittadini e lavoratori, tutela i privilegi di 70 manager incompetenti, con stipendi d’oro per oltre 100mila euro l'anno e la marea di assunzioni clientelari con stipendi da quadri, lasciando gli autisti in un precario sottorganico. Parentopoli e l’incapacità di governo della mobilità hanno portato l' ATAC ad accumulare un debito pari a circa 400 milioni di euro. Oggi il Sindaco vuole riversare i costi del suo malgoverno sui cittadini e sulle fasce popolari aumentando indiscriminatamente il costo biglietto e peggiorando le condizioni di lavoro portando altri tagli al personale, alle linee e privatizzando l’Azienda.
Con ogni mezzo a nostra disposizione diciamo e pratichiamo “NOI L'AUMENTO NON LO PAGHIAMO!”
Per un trasporto pubblico efficiente e garantito a tutti/e, che tuteli e incentivi l’uso di mezzi pubblici, mantenga le agevolazioni per studenti e pensionati e per le fasce deboli, che tuteli la sicurezza e i diritti dei lavoratori. Ad un anno dal primo importante sciopero metropolitano invitiamo tutti/e all’ASSEMBLEA PUBBLICA di Mercoledi 30 Maggio 2012 ore 17,00 presso i locali di Via G. Galilei,53 (Fermata M Manzoni).

Consiglio Metropolitano, Blocchi Precari Metropolitani, Unione Sindacale di Base ATAC-COTRAL, Coord.to Ass.ni del Lazio per la Mobilità Alternativa (C.A.L.M.A.), Associazione Diritti Pedoni-ADP, Comitato No Corridoio RM-LT, USICons, CdQ Torbellamonaca.
Per info e comunicazioni: www.consigliometropolitanoroma.tk - consigliometropolitano@gmail.com
Tel.064462030 – Cell.3332152909 - Via G.Giolitti,231 Roma


Avviso al personale di Zétema



Comunicato sindacale per avviso al personale di Zètema (art. 25 L.300/70)

da UNIONE SINDACALE ITALIANA – fedele ai principi dell’Ait e da RSU USI Ait Zètema P.C.
E mail usiait1@virgilio.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com

Con preghiera di massima diffusione per affissione in albi e bacheche.


Cari colleghi, il tavolo RSU che si è tenuto il 25 maggio u.s. ha registrato un'anomalia molto significativa: l'assenza dal tavolo dell'intera rappresentanza CGIL. Alle 8.30 del 25 sono stata contattata telefonicamente da Valeria Giunta (CGIL) che, molto correttamente, mi comunicava la loro decisione di non partecipare al tavolo e di avere chiesto al dr. Ruberti un rinvio utile ad ottenere più informazioni di quelle che sono state fatte pervenire alle OO.SS. Preso atto di tale decisione, io comunicavo che...per le medesime motivazioni mi recavo lo stesso al tavolo. Come sapete da sempre l'USI, chiede, con scarsi risultati, di ottenere informazioni dettagliate relative la distribuzione del personale il loro inquadramento e, magari...le decisioni relative le valorizzazioni. Effettivamente, le motivazioni addotte dalla CGIL avevano ragion d'essere. Io stessa, mi sono ritrovata il 24/5 pomeriggio a dover scrivere indignata al dr. Ruberti relativamente il prospetto prodotto con la distribuzione del personale: è talmente generico che non è possibile risalire alla reale distribuzione del personale e relativi inquadramenti. Ma, d'altronde, al tavolo del 25/5 si è capita benissimo la posizione del dr. Ruberti: prima ha dichiarato che i dati forniti neanche era obbligato a darli, poi ha evidenziato, quasi ridicolizzando i presenti, che se non si è in grado di leggere un bilancio vengono fatte dalle OO.SS, proposte irricevibili. Si è, quindi, addirittura offerto di fare lezione su come si legga un bilancio, trovando il parere favorevole delle rappresentanze CISL e UIL, presenti al tavolo. La qual cosa ha indignato la sottoscritta che, ha evidenziato che, per quanto piccola come sigla sindacale, l'USI non ha mai mancato di fornire elementi di valutazione dei documenti pubblici, bilanci compresi, ai propri rappresentanti ed iscritti.
C'è stato da parte mia un acceso scambio con il dr. Ruberti relativamente l'atteggiamento omissivo che l'Azienda continua a tenere per quanto riguarda informazioni dettagliate ed ho attaccato anche le sigle CISL e UIL, nel momento in cui si sono premurate di prendere le distanze dalla scelta dell'O.S. CGIL e di non partecipare al tavolo sindacale e di presentare una proposta di raddoppio del premio di produzione "non in linea con le trattative degli ultimi 12 anni con l'Azienda che hanno visto sempre aumenti costanti in accordo con l'Azienda" (Vizzaccaro - CISL) "ed in alcuni casi si è firmato anche a premi di produzione invariati" (Onofri - UIL). Il sig. Vizzaccaro, inoltre, ha tenuto a precisare che se il Premio di Produzione verrà slittato oltre giugno (vi ricordo che la proposta dell'azienda è 50 euro lordi in più, pagamento entro giugno) chi avrà causato questo slittamento dovrà assumersi le proprie responsabilità. Ebbene, segnate sul calendario...: a riguardo, io ho difeso la posizione della CGIL! Ben venga uno slittamento se riusciamo a strappare all'Azienda un Premio di produzione dignitoso per tutti...e non solo per i responsabili dell'Azienda di cui non sappiamo neanche in che cifre i loro di premi si quantifichino!!! Per quel che riguarda l'USI, alcune richieste le abbiamo già formulate. Ora le ri proporremo nel dettaglio condividendole con un comunicato. Nel frattempo, insisteremo anche noi per ottenere tutte quelle informazioni che riterremo utili ad un lavoro che non discrimini nessun lavoratore. Abbiate pazienza. Il premio di produzione lo avremo. E anche le valorizzazioni...nonostante la minaccia paventata dal dr. Ruberti di eliminare le valorizzazioni se verrà costretto ad alzare il Premio di Produzione. Peccato che...nonostante ciò che dice il dr. Ruberti, anche noi dell'USI sappiamo leggere i bilanci...infatti io stessa ho chiesto di avere il prospetto dettagliato delle valorizzazioni...individuando i livelli per poter fare i conteggi precisi...sapete qual è stata la risposta del dr. Ruberti??? "e io cosa ne so?"..."deciderò a fine anno". E io dovrei firmare un accordo, oggi, a scatola chiusa senza neanche sapere i livelli che darà?! la risposta la lascio a voi. Buon lavoro a tutti. Il prossimo incontro che è stato convocato per il 7 giugno all'Ordine del Giorno ha la riorganizzazione dei Musei...aspettiamocene di belle...Serenetta Monti (RSU/USI)

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http://www.serenettamonti.it

odg approvato all'assemblea del 26 maggio delle rls-rsa

L'ordine del giorno approvato dall'assemblea del 26 maggio 2012 dei delegati rsu, rsa - teatro Ambra Jovinelli

L' assemblea convocata da RSU e RSA a Roma il 26 maggio ha raccolto la spinta di chi sta lottando contro l'aggressione scatenata dal governo verso il mondo del lavoro. Ma siamo soprattutto indignati per la rassegnazione o, perfino, l’assenso con cui le direzioni confederali CGIL, CISL e UIL hanno accompagnato e favorito questa aggressione.

L'Assemblea condivide quanto proposto nella relazione e raccoglie le indicazioni e i contributi emersi dal dibattito.

Le pensioni sono in via di essere ridotte a sussidi di sopravvivenza e l’età di quiescenza è stata portata a livelli inediti in Europa.

Centinaia di migliaia di lavoratori messi fuori dalle aziende con accordi spesso ricattatori vengono messi in condizione di non avere più né un salario, né una pensione, né un ammortizzatore sociale.

I salari sono fermi da almeno 20 anni, mentre i prezzi galoppano. I contratti nazionali sanciscono la riduzione delle retribuzioni, l’aumento degli orari di fatto e la regola delle deroghe.

La precarietà è diventata la forma generalizzata di assunzione: un esercito di milioni di giovani vive quotidianamente senza diritti e nell’incertezza più totale sul proprio futuro.

La disoccupazione tocca livelli inediti ed è destinata a crescere ulteriormente, per la chiusura di tante fabbriche ma anche attraverso la drastica riduzione dell’occupazione nel pubblico impiego.

I servizi sono stati privatizzati, peggiorandone la qualità e aumentandone i costi per l’utenza, mentre si faceva cassa sui diritti e sulle retribuzioni degli addetti.

Il padrone sceglie i sindacati da legittimare, mentre gli altri in particolare FIOM e sindacati di base, vengono cacciati dalla porta delle aziende.

Infine l’articolo 18, quella norma che giusto 42 anni fa ha posto un limite all’arbitrio e all’autoritarismo padronali, è in procinto di essere cancellata, sopprimendo la funzione deterrente della reintegra e ripristinando l’effetto intimidatorio della minaccia di licenziamento contro chi si attiva politicamente o sindacalmente o contro chi, comunque, ha un comportamento non gradito al padrone e ai capi.

In queste settimane in molte aziende c’è stata una massiccia reazione contro questo stravolgimento dell’articolo 18, con fermate, scioperi, picchettaggi, blocchi stradali e manifestazioni. Ma se stessimo all’azione del sindacalismo confederale di CGIL CISL e UIL tutto ciò sta passando senza una resistenza degna di questo nome o addirittura con un vero e proprio consenso, in nome della governabilità e della nuova “unità nazionale” che sostiene il governo dei “tecnici” diretta emanazione della Bce, dell' Unione Europea e del Fondo monetario internazionale, della Confindustria e del sistema bancario italiano. Noi non ci riconosciamo in questa unita' nazionale ma anzi ci battiamo per cacciare il governo Monti Fornero.

Il movimento di lotta nelle fabbriche e nei posti di lavoro a cui anche molti dei delegati e delle delegate qui presenti hanno dato vita nei giorni scorsi deve continuare, con l’obiettivo di impedire la trasformazione in legge del disegno Fornero. Siamo disponibili a valutare e sostenere ogni iniziativa di mobilitazione che persegua gli stessi obiettivi.

Ma questa mobilitazione dovrà rimettere in campo non solo la difesa dell’articolo 18 e la sua estensione ai milioni di lavoratrici e di lavoratori che non ne sono tutelati (i precari e i dipendenti delle piccole aziende), ma anche una piattaforma complessiva, per invertire la tendenza a far pagare la crisi ai lavoratori e alle classi popolari. intendiamo elaborare questa piattaforma in maniera compiuta in un prossimo appuntamento assembleare analogo a questo. In ogni caso gia' da oggi proponiamo alcuni punti irrinunciabili:

> Il blocco dei licenziamenti;

> Il rinnovo di tutti i contratti attraverso piattaforme costruite con la partecipazione democratica dei lavoratori;

> La riduzione degli orari di lavoro a parità di salario;

> Un aumento dei salari e delle pensioni generalizzato e consistente;

> Il ripristino di una scala mobile dei salari e delle pensioni per tutelarli dalla nuova inflazione;

> La riconquista del pensionamento di vecchiaia a 60 anni di importo adeguato;

> No ai fondi pensione privati;

> La definitiva abolizione di tutte le forme contrattuali precarie;

> Il blocco delle privatizzazioni e la ripubblicizzazione dei servizi gia' privatizzati;

> Una politica fiscale di forti sgravi sul lavoro dipendente e sulle pensioni compensati dall'aumento della progressività delle aliquote e da una patrimoniale sulle rendite e sulle ricchezze;

> Il diritto al reddito, alla casa e alla gratuita' di tutti i servizi pubblici per precari e disoccupati;

> La elezione libera dei propri rappresentanti sindacali, senza alcuna limitazione da parte del padrone e senza riserva per nessuno;

> L'abolizione della Bossi/Fini e uguali diritti per i migranti.

Si tratta delle rivendicazioni minime e essenziali per preservare livelli di vita e di dignità basilari in un paese civile. Se sembrano incompatibili con il pagamento del debito, diciamo: è il debito che non va pagato.

Per questi motivi, e per difendere l’articolo 18 nel suo valore di fondo e nella sua essenza simbolica, noi invitiamo tutte le RSU, le RSA, le organizzazioni e le aree sindacali che condividono queste esigenze a organizzare nelle prossime giornate dell’8 e del 9 giugno momenti di lotta: fermate, scioperi, azioni di protesta, presidi.

Indiciamo per il pomeriggio dell’8 GIUGNO 2012, a partire dalle 16,00 a piazza Montecitorio un presidio della Camera dei deputati che sta dibattendo del futuro dei nostri diritti

Invitiamo tutte e tutti, RSU, RSA, organizzazioni e aree sindacali a rendere permanente la lotta anche nei giorni successivi, fino all’ultimo giorno utile per impedire l’approvazione parlamentare della controriforma Fornero e ancora oltre nei prossimi mesi.

Roma, 26 maggio 2012

domenica 20 maggio 2012

solidarietà con le vittime di Brindisi ... in lotta per l'istruzione pubblica

UNIONE SINDACALE ITALIANA USI – fedele ai principi dell’Ait

Confederazione nazionale di sindacati e di federazioni locali intercategoriali

Segreteria naz. confederale ROMA LARGO VERATTI 25 00146 FAX 06/77201444 usiait1@virgilio.it

Comunicato sindacale radio stampa – per diffusione, divulgazione e affissione (art. 25 L. 300/70)

ATTENTATO DI BRINDISI: LA SOLIDARIETA’ DELL’UNIONE SINDACALE ITALIANA, QUANDO SI COLPISCONO I GIOVANI SI COLPISCE IL FUTURO,

PER RIPORTARCI AD UN TRISTE PASSATO…

ORA E SEMPRE RESISTENZA.

PARTECIPIAMO IN TANTE E TANTI ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER L’ISTRUZIONE PUBBLICA DEL 26 MAGGIO A ROMA (ore 14.30 Piazza della Repubblica fino a S. Gregorio al Celio), SENZA PAURA.


La segreteria nazionale della Confederazione sindacale Unione Sindacale Italiana, esprime il proprio sostegno alle famiglie, alle studentesse e a docenti e ATA dell’Istituto Professionale “Morvillo – Falcone” di Brindisi, colpite dall’attentato del 19 maggio 2012.

Quando si colpiscono le scuole pubbliche, le studentesse, i giovani si vuole colpire il futuro, le giovani generazioni che si oppongono alla criminalità organizzata e ai poteri forti, la “forza – lavoro in formazione”, per riportare un triste e oscuro passato, i cui esecutori e mandanti dalla strage di Piazza Fontana nel 1969 in poi, sono rimasti ancora “ignoti”.

Nel ribadire la pratica della RESISTENZA ai metodi intimidatori, mafiosi, stragisti e alle oscure trame di vendetta e di omertà, siamo vicini a tutte e tutti coloro che, nei posti di lavoro, nei quartieri e nelle città continuano a lottare contro l’autoritarismo, gli intrecci tra criminalità organizzata e gruppi eversivi, lo sfruttamento delle persone e dell’ambiente per interessi speculativi e non certo di rilevanza pubblica.


Invitiamo alla partecipazione in tante e tanti alla manifestazione nazionale indetta dai comitati dei precari della scuola pubblica, con il sostegno di comitati di genitori e di diverse organizzazioni sindacali, che si svolgerà il 26 maggio 2012 a Roma (14.30 da Piazza della Repubblica fino a S. Gregorio al Celio), anche come forma di protesta e di opposizione al ritorno della famigerata “strategia della tensione”.


Unione Sindacale Italiana – segreteria generale confederale nazionale


venerdì 18 maggio 2012

convocazione dell'Esecutivo nazionale dell'USI

UNIONE SINDACALE ITALIANA USI – fedele ai principi dell’Ait

Confederazione nazionale di sindacati e di federazioni locali intercategoriali

Segreteria naz. ROMA LARGO VERATTI 25 00146 FAX 06/77201444 usiait1@virgilio.it


UDINE VIA VAL D’AUPA 2 33100 usiudine@gmail.com

MILANO Via Zamenhof 6 tel. 02 54107087 fax 02 54107095 milano@usiait.it

Roma, 18 maggio 2012


Per le federazioni locali intercategoriali, sezioni locali,

sindacati di categoria e comparto, strutture aziendali,

singoli iscritti-e all’Unione Sindacale Italiana


OGGETTO: Comunicazione di convocazione dell’Esecutivo nazionale dell’Unione Sindacale Italiana (come definito al XIII Congresso di Febbraio 2011), aperto a partecipazione di delegati e delegate sindacali Usi e a iscritti-e, per il giorno 10 GIUGNO 2012, DALLE 10 ALLE 14, PRESSO LA SEDE DI LARGO GIUSEPPE VERATTI 25 ROMA.

Avviso di iniziativa pubblica il 9 giugno 2012 dalle 11 alle 23 presso la sala teatro dello spazio sociale “IL CANTIERE” a Roma Via Gustavo Modena 92, con dibattiti, mostre, banchetti di riviste e libri, musica, pranzo e cena sociale, in serata musica dal vivo con repertorio canzoni di De Andrè (a cura di Carlo Ghirardato), in occasione dei 100 anni dalla fondazione dell’Unione Sindacale Italiana (promossa dalla federazione romana dell’Usi, con invitati internazionali)


Si avvisa, dopo aver sentito e aver avuto l’assenso di compagni e compagne delle strutture di esecutivo nazionale e di segreteria nazionale, che è convocato per il giorno 10 GIUGNO 2012, A ROMA PRESSO LA SEDE DI LARGO GIUSEPPE VERATTI 25, DALLE 10 ALLE 14, L’ESECUTIVO NAZIONALE DELL’UNIONE SINDACALE ITALIANA.

Come è prassi consolidata, la riunione di esecutivo è aperta alla partecipazione di delegati e delegate sindacali Usi e a iscritti-e, a livello nazionale che intendano essere presenti, dando cortesemente loro preavviso di partecipazione per e mail a usiait1@virgilio.it, a mezzo fax al numero 06 77201444 o con messaggio in segreteria telefonica al numero 06 70451981.

Ordine del giorno:

INIZIATIVE DA FARE IN ALTRE PARTI D’ITALIA, durante l’anno 2012, in occasione dei 100 anni dalla fondazione dell’Usi (1912 – 2012) e coordinamento delle stesse.


Aggiornamenti sulle iniziative e collegamenti internazionali, dopo le riunioni di marzo 2012 a Madrid e dei contatti con le varie strutture europee e non e percorsi da sviluppare, secondo indicazioni congressuali e orientamenti delle riunioni precedenti.


Verifica situazione iniziative di resistenza alla crisi e condizioni di lavoro, salariali, percorsi di mobilitazione anche con altre forze sindacali e sociali sul disegno di legge ddl su riforma mercato del lavoro, modifica art. 18 S.L., ammortizzatori sociali e campagne nazionali ed europee su salario, salute e sicurezza sul lavoro, tutela e difesa “beni comuni”, condizioni di lavoro e di vita.

Varie ed eventuali.


Si ricorda anche e si avvisa che il giorno prima 9 giugno 2012, è prevista l’iniziativa a Roma per i 100 anni dalla fondazione dell’Unione Sindacale Italiana, dalle 11 alle 23 presso la sala teatro dello spazio sociale “IL CANTIERE” a Roma Via Gustavo Modena 92, con dibattiti, mostre, banchetti di riviste e libri, musica, pranzo e cena sociale, in serata musica dal vivo con repertorio canzoni di De Andrè (a cura di Carlo Ghirardato), in occasione dei 100 anni dalla fondazione dell’Unione Sindacale Italiana (promossa dalla federazione romana dell’Usi, con invitati internazionali)

Per chi volesse partecipare (anche per il pranzo e/o la cena a prezzo popolare), è invitato a prenotarsi ai recapiti indicati sopra anche per il 9 giugno, se si è di altre città, gli “indigeni” anche con famiglie e amici.

Saluti a tutti-e ORA E SEMPRE RESISTENZA


Il segretario generale nazionale p.t. confederazione Unione Sindacale Italiana – fedele ai principi dell’Ait

Roberto Martelli

venerdì 11 maggio 2012

26 maggio: Manifestazione in fidesa della scuola

Domenica 6 Maggio, al teatro Volturno, si è tenuta un’assemblea nazionale molto partecipata di numerose realtà della scuola a cui hanno preso parte i coordina-menti dei precari, i comitati degli insegnanti e dei genitori, le associazioni studentesche e varie sigle sindacali. Dopo la riuscita manifestazione di Milano del 21 aprile scorso contro la sperimentazione della chiamata diretta degli insegnanti e i presidi manager è nata l’esigenza di una più ampia mobilitazione nazionale sulla scuola che metta al centro il tema del lavoro e del diritto allo studio contro i tagli e la privatizzazione. Nei soli sei mesi da cui è in carica il Governo Monti, i provvedimenti che come scuola abbiamo subito, insieme a quelli che riguardano in generale il lavoro, procedono secondo un ritmo che è notevolmente accelerato rispetto alla fase precedente: la riforma delle pensioni, che costringe gli insegnanti a rimanere a scuola sino alla tarda età bloccando il turn-over e quindi le nuove immissioni; le proposte spot del Ministro Profumo su un concorso fatto mentre il Governo continua a discutere di riduzione dell’organico; la sperimentazione in Lombardia sulla chiamata diretta da parte dei Presidi; l’azzeramento dell’articolo 18 esteso ora anche ai dipendenti pubblici; il ridimensionamento degli istituti; l’aboli-zione del valore legale del titolo di studio; e, per concludere, l’attuale approvazione nelle Commissioni di camera e senato, evitando così la discussione in aula, del PDL Aprea sulla riforma degli organi collegiali e, più in generale, sul progetto di privatizzazione della scuola, che riduce la rappresentanza docente e studentesca e cancella una delle conquiste più importanti della scuola pubblica italiana: il collegio dei docenti, baluardo della democrazia negli istituti. Tutto ciò avviene mentre nelle scuole si continuano a tenere i famigerati test INVALSI, il cui fine ultimo è quello di coprire la riduzione costante dei finanziamenti attraverso la loro destinazione a pochi presunti istituti meritevoli e far passare ulteriori tagli. In questo quadro già gravissimo, si inseriscono ulteriori tagli alla scuola previsti dalla cosiddetta spending review.
Di fronte all’attuale attacco capillare e sistematico che come lavoratori della scuola e come studenti stiamo subendo, non possiamo rimanere passivi. Per questo lanciamo un percorso di mobilitazione permanente dentro e fuori le scuole per arrivare ad una
manifestazione nazionale in difesa dell’istruzione pubblica il 26 Maggio a Roma.
Chiediamo a tutte le realtà organizzate e a tutti i cittadini di condividere con noi questo percorso, aderendo a questo appello e a partecipare alla giornata di mobilitazione.
Promotori: Coordinamento Precari Scuola Roma, Coord. lavoratori scuola "3ottobre" Milano, Coordinamento Precari scuola Napoli, Coordinamento Precari Scuola Mantova, Coodinamento precari scuola Ravenna, Coordinamento Precari Scuola Latina, Gratis Toscana, Rete Autorganizzata Precari scuola Veneto, Ass. FormaMente Palermo.
Prime adesioni: Unione degli Studenti, Coordinamento delle scuole secondarie di Roma, Circolo didattico 126° “Iqbal Masih”, Coordinamento scuole del IV Municipio, Usb scuola, Usi, Unicobas, Flc Cgil, precari scuola Cub, Sel, Prc.